Segmenti, voci per Andrea
Segmenti, voci per Andrea
Laboratorio Centro di Salute Mentale 2010
Andrea non è più con noi, ma soltanto fisicamente poiché, fatalmente, è ancora tanto presente da dettarci, con il suo disarmante sorriso e la sua capacità d’amare, i pensieri e le parole che da sempre gli hanno affollato la mente, rendendolo assolutamente unico nel premuroso e tenero approccio con gli altri.
Da quando quest’anno il Laboratorio ha avuto inizio dopo più di un anno di intervallo, il Teatro del Carro ha proposto al validissimo direttore del Presidio Ospedaliero di Montepaone Lido dr. Salvatore Ritrovato ed ai suoi cari ospiti, di dedicare lo stage ad Andrea.
Impossibile raccontare i loro volti. Commosso il Direttore che ha trovato la proposta umanamente singolare. Entusiasta la psicologa Rosa Conca, alla quale è stato affidato il coordinamento del progetto. Raggianti tutti i partecipanti al Laboratorio.
La realizzazione è stata dunque possibile con il patrocinio e l’auspicio del Dipartimento 10 dell’Assessorato regionale alle Politiche Sociali e, soprattutto, grazie alla sensibile e attenta disponibilità del dott. Enzo Caserta e del dott. Pietro Romeo e di tutti i loro collaboratori, che hanno creduto e sostenuto la programmazione di questo teatro sperimentale. E dunque, all’opera! Recuperato il materiale che riguardava il nostro caro Andrea, comprese le poesie e i disegni in parte già presenti nella precedente brochure “Trame Sottili”, abbiamo sentito la necessità di raccoglierle e ripubblicarle accostandole alle poesie e ai ricordi che i suoi amici e compagni di laboratorio hanno voluto dedicargli.
Doverosamente accurata è stata la cernita per dare alla pubblicazione del materiale l’importante rilievo che i contenuti meritavano. Alcuni espressi con l’eccellenza della scrittura poetica, altri con l’eccellenza del semplice elementare pensiero che racchiude tuttavia l’amore e l’amicizia che tutti, incondizionatamente, hanno sentito di offrirgli.
Realizzato anche un video che raccoglie le interviste ad Andrea in cui esprimeva tutto il suo libero pensiero che volava alto e festoso, come le “Farfalle” che Egildo ha voluto dedicargli in un coloratissimo disegno. Quelle farfalle che gremivano probabilmente la sua mente e stabilivano, decretavano, la sovranità del suo “essere” vivo, intraprendente, sempre innamorato di un amore puro e quotidiano, semplice come lui, complesso, inquieto e inarrestabile, come sapeva essere.
Dolce fantasioso Andrea, ci ha ricordato spesso che amare è anche saper ascoltare e capire le ragioni degli altri, le loro istanze, le loro idee. E non è poco.
Grazie ragazzo!…