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Setta ottu nova e decia

Setta ottu nova e decia

commedia di Nino Gemelli
produzione Fondazione Politeama Catanzaro
adattamento e regia Pino Michienzi
musiche Nino De Santis orchestrazione Amedeo Lobello
violino Elisa Pizzi
costumi Angela Fidone
scene Giovanni Raja
cove giornalista Riccardo Giacoia
service Pino Procopio 
editing audio Francesco Passafaro
fonico Nello Zangari
settaottu 29

 


Il dialetto catanzarese, che riveste il tessuto sociale di un popolo e quindi il suo carattere, è tra le più qualificate e significative prerogative di Nino Gemelli, che disegna in questa commedia, con maestria e con pari equilibrio, virtù e vizi, senza preferenze che possano consacrare miti di campanile, come spesso accade a chi è innamorato della propria città.
Non esita il drammaturgo, a evidenziare i segni deboli di una cultura abbondante di sovrastrutture che ne intasano il pensiero, sostenuto da grossolana mentalità e protetto da discutibili tradizioni.


E il senso di questa scrittura teatrale, mette appunto in luce quanto un’ottusa vecchia assurda mentalità, possa mettere a rischio il sentimento d’amore di un figlio nei confronti di genitori distratti da materialità e grettezze paesane. La regia ne esalta i dialoghi e le atmosfere dense di antinomie, sottolineando con rigore di tempi comici e ritmi veloci, un’intelligente e sana ilarità.