Aspru Munti

Aspru Munti Teatro del Carro Compagnia Teatrale

Aspru Munti

Aspru Munti

adattamento teatrale di Pino e Luca Maria Michienzi
da Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro
con Anna Maria De LucaFrancesco Gallelli, Luca Maria Michienzi
musica dal vivo Gianluca Chiera

Aspru Munti di Pino e Luca Maria Michienzi è un libero adattamento del celebre romanzo breve Gente in Aspromonte, scritto da Corrado Alvaro nel 1930 e qui proposto in forma di mise en espace.

Alvaro è, senza dubbio, il più autorevole scrittore e giornalista calabrese che ha espresso gli aspetti più realistici di questa terra. Il suo straordinario testo ottenne il riconoscimento del premio “La Stampa” nel 1931 ed ha rappresentato e continua a rappresentare la Calabria ai suoi più alti livelli, tanto da influire ancora oggi sugli avvicendamenti letterari nazionali.

In Aspru Munti la storia della Calabria è raccontata nei suoi aspetti più concreti, più profondi, più umani. Il vissuto esistenziale degli umili si presenta per svelare un mondo sommerso, troppe volte dimenticato, abbandonato al proprio destino. È proprio in questo contesto che affiora il mito della memoria, quella volontà dell’uomo moderno che, con ostinazione e acuta analisi sociale e antropologica, non si limita a guardare la realtà con gli occhi della nostalgia, ma aspira, nel diretto confronto tra passato e presente, ad un assetto di vita diverso, ad una diversa dignità umana. “È una civiltà che scompare, e su di essa non c’è da piangere, ma bisogna trarre chi ci è nato, il maggior numero di memorie”, sono le parole dello stesso Alvaro.

L’adattamento teatrale rispetta volutamente gli elementi essenziali del racconto, mantenendo il lirismo delle parole alvariane, attraverso i discorsi della popolazione di San Luca, che ha il compito di mantenere viva la memoria del paese. È attraverso queste narrazioni che viene portata avanti la tragica storia della famiglia Argirò.

Aspru Munti in Tournée

20 aprile 2023 - GASPERINA (CZ) - Sala Consiliare

28 dicembre 2022 - DAVOLI (CZ) - Auditorium San Nicola

19 agosto 2017 - ROCCELLA J. (RC) - Ex Convento dei Minimi

19-20 ottobre 2012 - BADOLATO (CZ) - Teatro Comunale

20 aprile 2023

28 dicembre 2022

19 agosto 2017

19-20 ottobre 2012

GASPERINA (CZ)

DAVOLI (CZ)

ROCCELLA J. (RC)

BADOLATO (CZ)

Sala Consiliare

Auditorium San Nicola

Ex Convento dei Minimi

Teatro Comunale

Arlecchino Deucalione

Arlecchino Deucalione Teatro del Carro Compagnia Teatrale

Arlecchino Deucalione

Arlecchino Deucalione

Approdo in Magna Grecia

di Michele Monetta
riscrittura scenica in chiave di Teatro contemporaneo da Arlequinn Deucalion di Alexis Piron
regia Michele Monetta
con Anna Maria De Luca, Luca Maria Michienzi, Lucia Cristofaro

scene Anna Maria De Luca
costumi Michele Monetta
disegno luci Gianni Grasso
linguaggio musicale Fabio Tropea
maschera Arlecchino Marialaura Buonocore Imago Mito Contemporanee Nino Pracanica
assistente alla regia Greta Belometti
foto di scena Luca Canino
realizzazione costumi Mariella Bruzzese
realizzazione scene Spazioscenico – Soverato durata 65’

Il testo ispirato al mito greco di Deucalione (figlio di Prometeo) è tratto dall’opera teatrale scritta nel 1722 dall’autore francese Alexis Piron. Narra del Diluvio Universale e della quasi totale distruzione di tutto e della scomparsa delle principali forme di vita. Tra le onde del mare in tempesta, tra fulmini e pioggia, aggrappato ad un barile, l’unico superstite dell’umanità è Arlecchino Deucalione. Allo stremo delle forze, dopo aver pregato e scongiurato il dio Nettuno a gran voce di risparmiarlo riesce a sopravvivere miracolosamente al cataclisma.

Con la forza della disperazione e col desiderio di sopravvivere, resiste tra le fredde e gigantesche onde per essere gettato dal mare su una spiaggia deserta piena solo di sabbia, calcinacci e detriti. Ad un primo e momentaneo stato di gioia per lo scampato pericolo e di entusiasmo per essere diventato (autoproclamandosi) il re del mondo intero, subentra un livello di malinconica ribellione nel vedersi unico e, soprattutto, solo. Nella disperata esigenza di incontrare un essere vivente, dalla vuota e silenziosa spiaggia si avventura nella boscaglia circostante. Con affanno e spavento incontra Themis la divinità greca della Giustizia. Themis gli rivela la maniera di ripopolare la Terra ma usa un’ambigua e misteriosa formula che il povero Arlecchino non riesce a decifrare, perché la figura parla una lingua arcaica e misteriosa, nonché complessa nei concetti.

Solo l’apparizione di uno spirito totalmente folle chiamato Polichinelle-Momus gli svelerà l’oracolo. Grazie a ciò e all’esigenza di incontrare altri esseri umani, Arlecchino Deucalione attraverso un misterioso rituale, con delle pietre, riesce a dar vita all’uomo e a varie categorie sociali ripopolando il mondo intero. Nell’epica antica, nella letteratura, nel teatro, nei testi sacri e in molte fiabe e racconti di tutti i popoli della Terra, sempre l’elemento sconvolgente del diluvio ha rappresentato l’accadimento rigenerante dell’intera umanità, oltre ad essere un passaggio traumatico che invita a una concreta e profonda riflessione sulle proprie ragioni di vita.

Arlecchino Deucalione in Tournée