Rassegna MigraMenti SPAc, il 13 aprile chiusura di stagione al Teatro Comunale di Badolato con “Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa” della compagnia IAC Centro arti integrate e piccolo buffet con DJ set di saluto!

Ultimo appuntamento della stagione teatrale della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro al Teatro Comunale di Badolato (Cz) – in collaborazione con il Centro nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, e con il patrocinio del Comune di Badolato. Sabato 13 aprile, alle ore 21:15, andrà in scena “Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa” della compagnia materana IAC Centro arti integrate. Protagonisti in scena saranno Nadia Casamassima e Younes Nanis che eseguirà anche le musiche dal vivo, diretti da Andrea Santantonio.

Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa racconta i grandi intrecci della politica libica, tra colpi di stato e interferenze dei servizi, gli sviluppi della guerra civile, le dinamiche complesse tra rivoluzionari e nostalgici della Libia pre Gheddafi: è un invito a conoscere più da vicino una terra ostile, un popolo contraddittorio, ma spesso incompreso, lontano da quello che viene raccontato sui mass media. Le maglie della narrazione si intrecciano con la tragedia epocale delle migrazioni dei popoli africani. Di sfondo a tutto la vita della giornalista Nancy Porsia – suoi i testi, rivisti drammaturgicamente da Barbara Scarciolla -, del suo legame con quella terra e del suo attivismo politico, del mestiere di cronista “dal fronte”.

«Ci capita spesso di soffermarci su quanto il nostro lavoro debba avere attenzione a dinamiche politiche e sociali – è la nota di commento di Santantonio -. Abbiamo lavorato per anni a contatto con giovani migranti, per lo più provenienti da aree sub sahariane e tante volte abbiamo visto il terrore nei loro volti quando si parlava di Libia, un paese molto vicino a noi sia geograficamente che storicamente. Attraverso le parole di Nancy Porsia proviamo a capire cosa è successo negli ultimi anni in quella terra e ad analizzare come buona parte delle aspirazioni dell’Europa di diffondere ideali di democrazia si siano sgretolate a seguito di queste vicende».

Il Centro arti integrate IAC si occupa di promozione e produzione teatrale, e guarda a una modalità di lavoro collaborativa in cui tutti possono trovare il giusto spazio per praticare le proprie attitudini ed abilità, dall’infanzia alla maturità, dal centro alla periferia, all’insegna del dialogo con il limite e la possibilità, con la realtà e l’immaginario. La produzione di spettacoli e progetti di comunità sono la sintesi della ricchezza sociale e culturale al centro delle attività dello IAC, che raccontano la straordinaria ricchezza e contraddizione del contemporaneo attraverso un linguaggio che si muove tra le corde della narrazione, del teatro fisico e corale, e della ricerca visuale.

Lo spettacolo presenta contenuti e immagini esplicite, pertanto si consiglia la visione ad un pubblico adulto.

Per l’occasione, per stare un po’ insieme alla fine dello spettacolo e chiacchierare di quella che è stata la rassegna invernale e quelli che saranno gli incontri futuri,  il Teatro del Carro offrirà a tutte le spettatrici e gli spettatori, un piccolo buffet dopo spettacolo, accompagnato dal DJ Set di Bossplaya!

Biglietti
INTERO € 10,00
UNDER 30 / OVER 65 € 7,00
UNDER 19 € 3,00

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
prenotazionicarro@gmail.com
prevendite online su diyticket.it

www.teatrodelcarro.it
 

 

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Rassegna MigraMenti SPAc, il 29 e il 30 marzo al Teatro Comunale di Badolato “Sotto un grande velo di lino”, la nuova produzione di Teatro del Carro con regia e coreografia di Virgilio Sieni

Sarà presentata in anteprima il 29 e il 30 marzo alle ore 21:15 al Teatro Comunale di Badolato “Sotto un grande velo di lino”, l’inedita creazione poetico/coreografica, realizzata dal coreografo e regista Virgilio Sieni insieme alla Compagnia Teatro del Carro. Il lavoro drammaturgico curato da Sieni e Luca Michienzi, per la parte testuale, è ispirato alla “Via Crucis di Maria” del poeta francese Charles Péguy (1873-1914), dove l’osservazione della Madre di Cristo è l’originale punto di vista del racconto religioso e, per la parte visiva, l’ispirazione è la “Pietà” di Antonello Gagini, conservata all’interno della chiesa di Maria Santissima Addolorata a Soverato (Cz).

In scena ci saranno AnnaMaria De Luca, Francesco Gallelli, Mariasilvia Greco, Alessia Iacopetta, Francesco Rizzo ed Elvira Scorza e Remo De Vico che cura l’esecuzione della colonna sonora originale composta per la rappresentazione.

Tema di questa nuova performance è “parola incarnata”, che si sviluppa su un progetto di ricerca sui codici del gesto e della parola volto alla creazione di originali partiture fisiche tese a sperimentare una fusione dei linguaggi del teatro e della danza. Uno studio portato avanti dal 2022 che ha avuto un primo esito scenico nel mese di dicembre con titolo “Dittici”. L’ affiancamento di Virgilio Sieni al lavoro produttivo del Teatro del Carro sta permettendo la creazione di performance dove la corporeità degli attori/performer è al centro del verbale.

Per Sieni, quello di Badolato è un felice ritorno dopo qualche settimana e dopo il successo ottenuto nelle tre repliche – a Catanzaro, Badolato e Roccella Jonica (Rc) – della performance “Danza cieca” eseguita dallo stesso coreografo toscano insieme al danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, oltre che una conferma del proseguimento della collaborazione degli ultimi anni tra il Teatro del Carro e il Centro nazionale di produzione della danza, da lui diretto. Oltre a selezionare le candidature per la sezione “Danza” del bando per residenze promosso da MigraMenti, Sieni – già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza, nonché fondatore dell’Accademia sull’Arte del Gesto e tre volte Premio Ubu – nel corso degli anni della collaborazione con Teatro del Carro, ha anche tenuto una serie di incontri, lezioni e spettacoli, volti a coinvolgere sia un pubblico di artisti e operatori, ma anche di cittadini e semplici spettatori, sul territorio di Badolato e di tutto il versante del medio e basso Jonio catanzarese e reggino.

Gli appuntamenti del 29 e del 30 marzo rientrano nella programmazione teatrale della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

 

Credits

 

Testi Charles Péguy

Coreografia e regia Virgilio Sieni

Drammaturgia Virgilio Sieni e Luca Michienzi

Interpreti AnnaMaria De Luca, Francesco Gallelli, Mariasilvia Greco, Alessia Iacopetta, Francesco Rizzo, Elvira Scorza

Musiche Remo De Vico

Produzione Teatro del Carro

 

Biglietti
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UNDER 30 / OVER 65 € 7,00
UNDER 19 € 3,00

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Rassegna MigraMenti SPAc, domenica 17 marzo al Teatro Comunale di Badolato “Groppi d’amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa con Silvio Barbiero

La tormentata storia d’amore di Scatorchio e Sirocchia è la protagonista del nuovo appuntamento della stagione di MigraMenti al Teatro Comunale di Badolato, a cura della Compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi. Domenica 17 marzo alle ore 18.30 ad andare in scena infatti sarà “Groppi d’amore nella scuraglia” prodotto da Mare Alto Teatro, diretto da Marco Caldiron con protagonista Silvio Barbiero. 

Groppi d’amore nasce dal testo, una sorta di poema in versi, del drammaturgo veneziano Tiziano Scarpa, anche Premio Strega nel 2009 con “Stabat Mater”, che racconta la saga comica e poetica di Scatorchio. Lo stesso spettacolo si inserisce nel filone del teatro-poesia ed è valso all’interprete Silvio Barbiero il Premio Fringe Roma nel 2014 come migliore attore. 

Lo spettacolo Groppi d’amore nella scuraglia, con costumi di Lunetta Salvagnin e musiche di Debora Petrina e Sergio Marchesini, racconta della notte che incombe sul paesino che fa da cornice alla tribolata storia d’amore tra Scatorchio e Sirocchia. Scatorchio, per fare un dispetto al suo rivale in amore, aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. La scena è nuda, alla mirabolante lingua inventata da Tiziano Scarpa, il compito di riempirla di personaggi e paesaggi, di un immaginario e probabile paesino del nostro centro sud. Groppi d’amore è un viaggio in un’educazione sentimentale poetica e severa.

Si ride e sorride di questo solitario eroe naif, come si sorride amaro della nostra coscienza.

La rassegna di spettacoli al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti proseguirà poi il 30 marzo con una nuova produzione della compagnia Teatro del Carro con Virgilio Sieni, “Sotto un grande velo di lino”. 

La rassegna MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

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Rassegna MigraMenti SPAc, sabato 24 febbraio la performance in cuffia silent system “Donna che nuota sott’acqua”. Solo 30 gli spettatori ammessi in sala!

Sarà una performance in cuffia silent system, “Donna che nuota sott’acqua”, il prossimo appuntamento di sabato 24 febbraio, alle ore 21.15, della stagione MigraMenti della compagnia Teatro Carro Pino Michienzi al Teatro Comunale di Badolato. 

Prodotta dalla compagnia romana Settimo Cielo, con drammaturgia e regia di Giacomo Sette, con protagonisti Gloria Sapio e Maurizio Repetto, “Donna che nuota sott’acqua” è una short story, tra musica e radioteatro che indaga il rapporto tra arte, genio e identità umana, attraverso la figura di Arturo Martini, uno dei più grandi scultori del ‘900. In tre momenti diversi della sua vita Martini ripercorre l’origine di una delle sue opere più importanti, “Donna che nuota sott’acqua”, attraverso tre flash dal suo passato in qualche modo legati alla sua realizzazione. Tre racconti brevi scandiscono il tempo della creazione: un primo ambientato ad Anticoli nell’estate del ‘26, luogo dove Martini ha avuto lo studio per due anni. Qui dopo aver realizzato “La fontana di Noè”, al centro del paese, il giovane scultore incontra una misteriosa montanara che sembra rivelargli qualcosa della vita, in un tripudio di api e acqua. Nel secondo racconto, “Marina di Carrara 1942”, lo scultore passeggia sulla spiaggia e incontra una donna che sembra quella di Anticoli. La vede tuffarsi, capisce di amarla e di averla sempre amata. Nel terzo, “Venezia 1944”, ospita nel suo studio il giornalista Gino Scarpa con cui sta creando una specie di autobiografia che diventerà poi l’incompiuto “Colloqui sulla scultura”. Gino, però, appena sfollato da Milano, non sembra interessato alla vita di Martini, quanto ad un’opera, un’opera la cui bellezza e stranezza sembrano tormentarlo da quando l’ha vista esposta a dar scandalo alla Biennale di Venezia, due anni prima, “La Donna che nuota sott’acqua”. Gino vorrebbe capire perché la scultura è senza testa, quale sia il suo significato e dove la testa sia finita, se c’è qualcosa di più di un semplice omaggio ad una ragazza di cui Martini si è innamorato vent’anni fa. 

I tre racconti, narrati da Sapio e Repetto, attraversano con immagini suggestive la temperatura umana di Martini, indagando il legame tra l’uomo e la sua arte, tra l’umanità e la creatività. 

Per questioni organizzative il numero ammesso in sala è di soli 30 spettatori, è pertanto necessaria la prenotazione. 

Si rammenta inoltre che la rassegna di spettacoli al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

Biglietti
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Rassegna MigraMenti SPAc, si riparte con Pilar Ternera in “Provaci ancora” domenica 14 gennaio

Riparte dopo la pausa natalizia, la residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi. Domenica 14 gennaio, a salire sul palco del Teatro comunale di Badolato, ospite della stagione a cura della compagnia Teatro del Carro, sarà una produzione della realtà livornese Nuovo Teatro delle Commedie Pilar Ternera che porterà in scena “Provaci ancora. Dalla lagrimissima storia di Romeo e Giulietta”, ideato da Francesco Cortoni e Alessia Cespuglio, con protagonisti lo stesso Cortoni che ne cura anche la regia, e Silvia Lemmi. Lo spettacolo ripercorre la tragedia dei due amanti di Shakespeare, proiettandola sulla vita di due attori Giannozza e Mariotto che ogni sera replicano in scena lo stesso spettacolo: attraverso questa nuova coppia e il loro lavoro in scena se ormai è scaduto, non avendo più niente da dire a nessuno, “Provaci ancora” indaga su quanto sia dura e grottesca la condizione dell’amore di fronte alla propria idea di perfezione e di quanto il reale sia misero e con poco senso se questo se ne diparte.  

La stagione di MigraMenti proseguirà poi sabato 27 gennaio con la Piccola compagnia Palazzo Tavoli che presenterà “Senza Pollicino – Primo studio” di e con Stefano Cuzzocrea. Domenica 11 febbraio ad andare in scena sarà Virgilio Sieni insieme a Giuseppe Comuniello in “Danza cieca”, un duetto sulla tattilità con musica dal vivo di Spartaco Cortesi, mentre sabato 24 febbraio ci sarà Settimo Cielo con “Donna che nuota sott’acqua”, una performance in cuffia “silent system”,  tra short story, musica e radioteatro. 

Domenica 17 marzo, ci sarà Mare Alto Teatro in “Groppi d’amore nella scuraglia” con Silvio Barberio per la regia di Marco Caldiron, mentre sabato 30 marzo, ci sarà la nuova produzione di Teatro del Carro con Virgilio Sieni “Sotto un grande velo di lino”. La stagione si chiuderà sabato 13 aprile con “Mal di Libia” dello IAC Centro arti integrate, spettacolo recital sulla vita professionale e personale della giornalista Nancy Porsia. 

Per quanto riguarda le attività del progetto di Residenza Artisti nei territori MigraMenti, ricordiamo che è aperto il bando per l’annualità 2024 – consultabile online alla sezione “news” del sito della Compagnia Teatro del Carro all’indirizzo www.teatrodelcarro.it -, cofinanziato da MiC e Regione Calabria, promosso dalla Compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi con la collaborazione artistica del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, rivolto ad artisti, attori, danzatori, performer e compagini teatrali professionali non titolari di residenza.  La scadenza dei termini per presentare le domande è entro il 25 gennaio; i vincitori del bando saranno resi noti entro il 29 febbraio, salvo proroga.

Si rammenta inoltre che la rassegna di spettacoli al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato. 

 

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Rassegna MigraMenti SPAc, sabato 16  L’Effimero Meraviglioso in “Due fratelli” di Fausto Paravidino

Archiviata l’ultima restituzione delle residenze ospitate dal Teatro Comunale di Badolato con “Vita di San Genesio” della compagnia napoletana Ctrl+Alt+Canc, la residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi, riprende la sua programmazione. Sabato 16 dicembre, ospite della stagione a cura della compagnia Teatro del Carro sarà L’Effimero Meraviglioso, compagnia sarda con sede a Sinnai, nata su input della regista abruzzese Maria Assunta Calvisi. Ad andare in scena, con inizio alle ore 21:15 sarà proprio una rappresentazione diretta da Calvisi, “Due fratelli”, su testo dell’enfant prodige della drammaturgia italiana, Fausto Paravidino, che scrisse la sua prima commedia a soli 19 anni.  Di tre anni più tardi è “Due fratelli”, che nel 1999 gli valse il Premio Riccione/Pier Vittorio Tondelli, e il Premio Ubu come migliore novità italiana nel 2001. 

Due fratelli, portato in scena dagli attori Noemi Medas, Federico Giaime Nonnis e Leonardo Tomasi, rappresenta il malessere di una generazione in un periodo molto complesso per la storia italiana e, anche se legato strettamente a quel contesto, a distanza di oltre venti anni si possono cogliere i segnali di disagio e disorientamento che persistono, se non addirittura ingigantiti, nella società che stiamo attraversando. È una tragedia claustrofobica che si consuma fra le quattro pareti di una cucina dove i protagonisti, Boris e Lev, insieme alla loro coinquilina Erika, convivono attraverso i piccoli riti della quotidianità che nascondono tensioni, provocazioni, fino ad arrivare a violenze verbali e non solo. La mancanza di obiettivi e di un perché che possa dar senso alle loro vite si nasconde sotto dialoghi scarni, serrati, a volte illogici e apparentemente privi di senso. E questo è il loro dramma: da che parte va la loro vita e che significato hanno i loro rapporti, si amano? Si odiano? Il finale dà compimento alla tragedia in fondo preannunciata e sospettata sin dall’inizio di questa storia di vite spezzate. 

Con Due fratelli la stagione di MigraMenti chiuderà il 2023, prendendo una pausa fino al 14 gennaio, quando ad andare in scena ci sarà il Nuovo teatro delle commedie Pilar Ternera di Livorno con “Provaci ancora”, liberamente ispirato a Romeo e Giulietta.

Ricordiamo che la rassegna di spettacoli al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

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Rassegna MigraMenti SPAc, venerdì 8 l’imperdibile appuntamento con Roberto Latini e il suo “Venere e Adone”

È sicuramente uno degli appuntamenti di punta della stagione 2023/2024 al Teatro Comunale di Badolato, imperdibile per gli amanti del teatro. Venerdì 8 dicembre, grande ospite della programmazione a cura della compagnia Teatro del Carro nell’ambito della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi, sarà Roberto Latini, autore, attore e regista tra i più acclamati in Italia, Premio Letterario Sipario 2011 con “Noosfera Lucignolo”, Premio Ubu 2014 come Miglior attore per il ruolo di Arlecchino ne “Il servitore di due padroni” diretto da Antonio Latella, Premio della Critica nel 2015 per “I giganti della montagna” e Premio Ubu 2017 come Migliore attore per “Cantico dei cantici”. 

Latini arriverà a Badolato dopo la prima regionale del 7 dicembre all’auditorium di Polistena, con “Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni” della compagnia Lombardi Tiezzi, di e con lo stesso Latini. Come suggerisce già il titolo, il lavoro si concentra sul mito narrato da Ovidio nelle “Metamorfosi”, ma fa riferimento anche a Shakespeare che scelse lo stesso argomento nel 1593 quando i teatri furono chiusi a Londra per la peste, e non solo. In realtà l’operazione di Latini procede per variazioni dello stesso tema, l’amore terrestre e quello divino e del racconto che di esso fa l’arte, partendo dal mito: «Adone muore nel bosco durante la caccia a un cinghiale e Venere stessa non può nulla oltre il presentimento che la consuma – spiega lo stesso drammaturgo -. Anche questo mito ci rivela che gli dei in tanti casi possono solo arrendersi al cambiamento; oppure lasciarsi sorprendere. Il corpo di Adone in terra svanisce nell’aria fresca del mattino e dal suo sangue in terra spunta un fiore bianco e rosso. Lo si potrebbe percepire come un “mito della primavera”, il mito della rinascita. Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio. Sconfitto. Eppure, cadendo, fa un volo infinito».

Ricordiamo che la programmazione della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

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Rassegna MigraMenti SPAc, sabato 18 il debutto al Teatro Comunale di Badolato de “Le verità di Medea” con Anna Maria De Luca, coprodotto da Compagnia Teatro del Carro-Pino Michienzi e Festival d’autunno

Una Medea come l’abbiamo mai vista. È quella che debutterà sul palco del Teatro Comunale di Badolato (Cz) sabato 18 novembre, alle ore 21.15, nell’ambito della stagione teatrale 2023/2024 a cura della compagnia Teatro del Carro nell’ambito della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi, la rassegna di spettacoli realizzata dalla Compagnia in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato. 

Dopo l’apertura del cartellone con Dario Natale e il suo “Vespro della Beata Vergine” di Antonio Tarantino, con la regia di Mauro Lamanna (Scenari Visibili, Lamezia Terme), adesso è il turno della  nuova produzione di Teatro del Carro, “Le verità di Medea”, riscrittura in chiave contemporanea del mito di Medea, con protagonista AnnaMaria De Luca, in scena insieme al musicista Remo De Vico, realizzata in coproduzione con Festival d’autunno, per la regia di Luca Michienzi

Quella che vedrà il pubblico di MigraMenti sarà una principessa della Colchide nuova, completamente rivista, confermandola come una tra le più affascinanti e sconvolgenti figure della mitologia classica.

La performance partirà proprio dalla Medea di Euripide, la versione più tradizionale del mito, per esplorarla attraverso altri autori di rilievo come Corrado Alvaro che la descrisse nella “Lunga notte di Medea” o anche Christa Wolf che se ne occupò in “Medea. Voci”, e Patrizia Filia insieme ad altri frammenti poetici. Medea è da sempre la donna tradita, profondamente innamorata di Giasone, che affianca in numerose sfide, ma che una volta abbandonata viene accusata di atroci vendette come il sacrificio del proprio padre, del proprio fratello e finanche dei figli avuti con lo stesso re, capo degli Argonauti. Ma andò realmente così? La disamina di Teatro del Carro, attraverso questo libero adattamento curato da Luca Michienzi e Anna Maria De Luca, vuole fondamentalmente sovvertire questa versione “patriarcale” del personaggio di Medea, la maga e straniera, e rivendicarne il ruolo determinante di artefice delle fortune di Giasone, nonché la propria condizione di donna libera, ingiustamente accusata di colpe non sue.

Puntualizzando come ogni atto subito o praticato è il frutto di una qualche menzogna o inganno, Medea si discolpa dei feroci crimini che le vengono ascritti da una cultura maschilista, fatta di logiche di potere e umane fondate sempre sull’alterazione della verità. 

Quanto c’è ancora di queste dinamiche nella società moderna? «In una cultura dove è strutturalmente in crisi il modello della famiglia e il ruolo della donna, considerata come subalterna al maschio e quindi sua proprietà, obbligata alla fedeltà fisica e ideale, destinata alla sola procreazione di prole – spiega il regista, Luca Michienzi -, il controllo della donna diventa sempre più difficile se non impossibile.  Oggi, maschi infarciti di rabbia e frustrazione arrivano a compiere atti “d’amore” criminale in modo pericoloso e distruttivo, mostrandoci esiti devastanti che il sistema di potere politico e culturale predominante non riesce a prevenire e gestire, essendo incapace di cedere il passo alla modernità della società contemporanea in continua evoluzione e cambiamento».

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Tutto pronto al Teatro Comunale di Badolato per la stagione teatrale 2023/2024. Ci saranno anche Anna Maria De Luca, Roberto Latini e Virgilio Sieni. Si comincia domenica 5 novembre con “Il Vespro della Beata Vergine” di Scenari Visibili

È tutto pronto dalle parti del Teatro Comunale di Badolato (Cz) per la nuova stagione teatrale 2023/2024 a cura della compagnia Teatro del Carro nell’ambito della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi. CLICCA QUI PER ESPLORARE IL CALENDARIO!

Dopo le restituzioni pubbliche delle residenze di Alessandro Businaro e Stefano Fortin con “Pay per view” (prodotto da Bus14), e, per la sezione Danza, di Ilenia Romano con “My ever changing string” (PinDoc) delle scorse settimane, la programmazione di MigraMenti entra nel vivo con il primo degli spettacoli in cartellone, domenica 5 novembre quando alle ore 18:30 andrà in scena Dario Natale con “Il Vespro della Beata Vergine” di Antonio Tarantino, con la regia di Mauro Lamanna (Scenari Visibili, Lamezia Terme (Cz)). Insieme a Stabat Mater, Passione secondo Giovanni e Lustrini, Il Vespro della Beata Vergine è parte della splendida raccolta “Quattro atti profani”, straordinaria tetralogia di ispirazione religiosa di Tarantino, tragica e grottesca narrazione di un mondo di antieroi commoventi e strazianti, come il padre interpretato da Natale nel Vespro.

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La programmazione di MigraMenti proseguirà il 18 novembre quando andrà in scena una nuova produzione di Teatro del Carro, “Le verità di Medea” con protagonista AnnaMaria De Luca, in scena insieme al musicista Remo De Vico, realizzata in coproduzione con Festival d’autunno, per la regia di Luca Michienzi

Venerdì 8 dicembre ci sarà uno degli appuntamenti più attesi della stagione, quando salirà sul palco uno tra gli attori, drammaturghi e registi italiani più interessanti degli ultimi anni, Roberto Latini. Il più volte Premio Ubu e Maschere del Teatro Italiano porterà in scena il suo “Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni” (Lombardi-Tiezzi, Firenze). 

Sabato 16 dicembre ci sarà poi Effimero Meraviglioso di Cagliari in “Due fratelli” di Fausto Paravidino, premio Riccione Teatro, con la regia di Maria Assunta Calvisi.

Domenica 14 gennaio toccherà al Nuovo Teatro delle Commedie Pilar Ternera di Livorno in “Provaci ancora”, liberamente ispirato a Romeo e Giulietta; sabato 27 gennaio ci sarà la Piccola compagnia Palazzo Tavoli di Belmonte Calabro (Cs) che presenterà “Senza Pollicino – Primo studio” di e con Stefano Cuzzocrea.

Domenica 11 febbraio ad andare in scena sarà Virgilio Sieni insieme a Giuseppe Comuniello in “Danza cieca”, un duetto sulla tattilità con musica dal vivo di Spartaco Cortesi (Centro nazionale produzione danza Virgilio Sieni, Firenze). Ad arricchire la performance Danza Cieca ci sarà un laboratorio di 3 giorni, dal 9 all’11 febbraio, rivolto ad attori, danzatori e performer, dal titolo Le forme della tattilità, condotto da Virgilio Sieni e realizzato dal suo Centro Nazionale della Danza in collaborazione con Teatro del Carro e Fondazione Teatro Grande di Brescia.

Domenica 17 marzo, ci sarà Mare Alto Teatro di Padova in “Groppi d’amore nella scuraglia” con Silvio Barbiero per la regia di Marco Caldiron, mentre venerdì 29 e sabato 30 marzo, ci sarà la nuova produzione di Teatro del Carro con Virgilio Sieni “Sotto un grande velo di lino”. La stagione si chiuderà sabato 13 aprile con “Mal di Libia” dello IAC Centro arti integrate di Matera, spettacolo recital sulla vita professionale e personale della giornalista Nancy Porsia. 

Per quanto riguarda le ultime residenze ancora in programma, il 26  e il 29 novembre, ci sarà l’esito pubblico della residenza di Athos Mion e Salvatore Alfano, “Perle ai porci”. Mentre il 10, 11 e 12 dicembre, sarà il turno del gruppo Ctrl+Alt+Canc con il loro “Vita di San Genesio”. Le restituzioni pubbliche delle residenze cominciano tutte alle ore 18:30.

«La residenza MigraMenti al Teatro Comunale di Badolato vuole essere anche per questa stagione un punto di riferimento per tutto il territorio del Basso Jonio catanzarese e non solo – hanno affermato Luca Michienzi e AnnaMaria De Luca, direttori artistici della compagnia Teatro del Carro -. La scelta proposta infatti è a riprova della volontà di offrire una vetrina sulle nuove drammaturgie, ospitando compagnie provenienti da tutta Italia, da ben sei regioni differenti, e lo stesso vale per le residenze (due venete, una calabrese, una toscana e una ancora campana): sono tutti appuntamenti di sicuro richiamo per gli amanti del teatro. Ci saranno anche le nuove produzioni della compagnia Teatro del Carro, “Le verità di Medea” e “Sotto un grande velo di lino”, quest’ultima realizzata insieme a Virgilio Sieni che conferma anche per quest’anno la sua collaborazione con MigraMenti». 

La rassegna di spettacoli al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

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