“MigraMenti”, ripartono gli appuntamenti SPAc al Teatro Comunale di Badolato. Sabato 11 e domenica 12 ad andare in scena è “Contr_Ora” prodotto da Compagnia Teatro del Carro

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Dopo la parentesi di chiusura per le festività di fine anno, dalle parti del Teatro Comunale di Badolato (Cz) è tutto pronto per la ripartenza della stagione di SPAc (South Performing and ACting). La programmazione aveva salutato infatti il 2024 con la compagnia Teatro Primo di Villa San Giovanni che aveva portato in scena sul palco del Teatro Comunale “Aramen & Stannum” di Domenico Loddo, diretto da Christian Maria Parisi e con protagonisti Silvana Luppino e Domenico Canale, e adesso è pronta con un doppio appuntamento sabato 11 gennaio alle ore 21:15 e domenica 12 gennaio alle ore 18:30.

La rassegna SPAc (South Performing and ACting), ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, riparte infatti con la ripresa di una produzione di Teatro del Carro dal titolo “Contr_Ora”, opera prima di Kollettivo Kontrora. Lo spettacolo, diretto da Francesco Aiello, scritto da Giovan Battista Picerno, con Francesco Aiello e Maria Canino, racconta proprio di “Controra” che nell’Italia del Sud e nel Mediterraneo, identifica le prime ore dopo mezzogiorno, considerate cariche di virtualità magiche da cui è bene tenersi a debita distanza, ma che qui è una donna rinchiusa in casa da un tempo indefinito, succube della propria vergogna, dimentica del proprio passato. L’unica compagnia di Controra è un’intelligenza artificiale chiamata Samsa che, oltre ad essere la sua connessione con il mondo, detta i tempi delle sue giornate. Il tentativo di raccogliere i cocci del suo io frammentato, condurrà Controra ad inaspettate rivelazioni sul proprio passato e a nuove consapevolezze sulla propria identità. A peggiorare la situazione di Controra, un uomo: da principio è solo un’interferenza proveniente dalla tv, man mano diventerà una presenza sempre più ingombrante e materica. In conseguenza a tale invasione nella mente di Controra prenderà corpo uno spettro, la rivoluzione. Rivoluzione in questo caso significherà tendere un assalto alle parti di sé cristallizzate e non aperte al cambiamento. Il disegno luci dello spettacolo è di Jacopo Andrea Caruso, la tecnica è affidata a Francesco Palmiero, e le musiche originali sono di Nafta Punk.

Il Kollettivo Kontrora è un collettivo di artisti che prende forma nel 2020 durante la pandemia, e nasce dall’esigenza di portare in scena i materiali che, fino a quel momento, erano circolati fra i membri del gruppo in forma scritta. Il collettivo si struttura attorno ad una prassi lavorativa non gerarchica o verticistica e conduce ricerche in un territorio semantico e politico comune a tutti i suoi membri, da questo fare nasce Contr_ora, finalista al premio Dante Cappelletti 2021 alle arti sceniche. Lo spettacolo sarà replicato il 17 gennaio alle 20:30 e il 18 gennaio con una matinée per le scuole al Teatro Vincenzo Valente di Corigliano-Rossano (Cs), nell’ambito di “Voci dal sottosuolo – rassegna di teatro in emersione Vol. V”, organizzata dallo stesso Kollettivo.

Per quanto riguarda le residenze artistiche previste da “MigraMenti” – che avevano visto nei mesi scorsi gli esiti pubblici dei lavori svolti da Crack24, Daniela Vitale e Sutta Scupa -, la restituzione della danzatrice Maya Oliva, direttamente selezionata tra le decine di domande arrivate alla compagnia dal coreografo Virgilio Sieni e sostenuta dal suo Centro di Produzione, prevista per il 28 di febbraio, è rinviata a data da destinarsi a causa di una indisposizione da parte della stessa coreografa e danzatrice.

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“MigraMenti”, nuovo appuntamento per SPAc al Teatro Comunale di Badolato. Sabato 21 alle ore 21:15  ad andare in scena sarà Teatro Primo con “Aramen & Stannum”

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Ultimo appuntamento dell’anno della nuova stagione di SPAc (South Performing and ACting) al Teatro Comunale di Badolato (Cz). Dopo Settimo Cielo e il loro “Racconti del terrore”, andato in scena nell’inedita ma suggestiva cornice di Palazzo Gallelli, e la compagnia L’Effimero Meraviglioso di “Wet Floor”, sabato 21 al Teatro Comunale sarà il turno della compagnia Teatro Primo di Villa San Giovanni che porterà in scena “Aramen & Stannum” di Domenico Loddo

Per la regia di Christian Maria Parisi e con protagonisti in scena Silvana Luppino e Domenico Canale, “Aramen & Stannum” racconta dei due simboli della nostra terra, i due guerrieri bronzei che tutto il mondo ci invidia, i Bronzi di Riace: gli interrogativi che loro e la loro rocambolesca scoperta si portano dietro si fondono come rame (Aramen) e stagno (Stannum) per forgiare i quadri scenici e i personaggi di questa pièce. Le due meravigliose statue rappresentano una metafora perfetta dell’emigrazione, la testimonianza di un viaggio nel quale l’umanità rigenera se stessa e la propria cultura. Aramen & Stannum è un viaggio semiserio di risalita attraverso miti, leggende e dialoghi ai confini della notte. Chi sono quei due corpi restituiti dal mare? Sono uomini? Eroi? Dei?

«Gli attori danno forma e vita alla scrittura composta in quadri scenici versatili – è scritto nelle note di regia – I cambi scena veloci e i cambi d’abito fronte pubblico sono parte della costruzione drammaturgica e fanno da camera di decompressione per gli attori stessi ed il pubblico. Si passa dal buio tagliente di una nottata di pioggia in cui avviene un ritrovamento di corpi in mare (sono le meravigliose statue bronzee o altri poveri cadaveri?) alla comicità di un coloratissimo e assurdo quiz sui Bronzi di Riace». 

«Nel terzo quadro un grottesco confronto tra due politici in giacche luccicanti, personaggi che rappresentano un condensato ibrido del lessico, dei tic linguistici e dell’assenza di etica utilizzato negli ultimi anni dalla politica – proseguono le note – fa da vera e propria chiave di volta drammaturgica. La penultima scena vede due divinità, un Apollo cantautore ed una scatenata Melpomene, discutono dei miseri mortali e si interrogano sull’identità dei Bronzi mentre la parte finale si concentra proprio sul concetto di identità e si tirano le fila di tutto questo intenso percorso. I migranti annegati, a differenza dei Bronzi restituiti dal fondo del mare e festeggiati, muoiono senza avere un nome, un’identità, e spesso senza nemmeno poter avere nemmeno dignità e sepoltura».

I costumi di “Aramen & Stannum” sono di Valentina Sofi, le luci di Guillermo Laurin Salazar, aiuto regia è Ruggero Britti. Nel corso della serata è previsto anche un brindisi di auguri di “Buone feste” in teatro. 

L’appuntamento di sabato 21 dicembre si inserisce nella rassegna SPAc (South Performing and ACting), ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti. La programmazione riprenderà, dopo la pausa delle festività, l’11 e 12 gennaio con la ripresa di “Contr_Ora”, un progetto del Kollettivo Kontrora prodotto dal Teatro del Carro. L’appuntamento è, rispettivamente alle ore 21:15 e alle 18:30, come sempre al Teatro Comunale di Badolato. 

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“MigraMenti”, prosegue la programmazione SPAc al Teatro Comunale di Badolato. Domenica 1 dicembre alle 18:30 ci sarà L’Effimero Meraviglioso con “Wet Floor”

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Proseguirà con uno spettacolo sulla cattiva informazione la nuova stagione di SPAc (South Performing and ACting) al Teatro Comunale di Badolato (Cz). Dopo l’apertura della stagione affidata alla compagnia Settimo Cielo e al loro spettacolo multimediale “Racconti del terrore”, andato in scena nell’inedita ma suggestiva cornice di Palazzo Gallelli, nel Borgo di Badolato, domenica 1 dicembre, alle ore 18:30 a salire sul palco sarà il gradito ritorno della compagnia L’Effimero Meraviglioso che presenterà “Wet Floor” di Fabio Pisano

Per la regia di Maria Assunta Calvisi, con Daniel Dwerryhouse e Federico Giaime Nonnis, come si accennava “Wet floor”, scritto nel 2018, pone la questione quanto mai attuale dell’informazione, della verità delle notizie e non solo del giornalismo ma anche dei social che amplificano senza una verifica seria e puntuale, generando a volte drammi irreparabili. 

I protagonisti di Wet Floor sono Ben e Ruth, il primo è un giornalista rampante, sicuro di sé, il secondo è un addetto delle pulizie, intento a pulire il pavimento. Mentre Ben si sta occupando di un episodio di cronaca, il rapimento di quattro giornalisti, Ruth continua con meticolosità nel suo lavoro, impedendo a Ben di alzarsi per andare via poiché il pavimento è ancora bagnato, come dice il titolo dello spettacolo. 

Da qui comincia un dialogo serrato tra i due che rivela poco per volta il vero piano dell’addetto alle pulizie: Ruth vuole sequestrare Ben per punirlo per l’uso dell’informazione in maniera approssimativa e scorretta. In un primo momento l’azione di Ruth sembra spinta solo da una concezione ideologica e morale in qualche modo dell’informazione stessa, poi si rivela come una reazione in seguito al crollo della propria vita, dopo aver perso il lavoro e aver divorziato dalla moglie: secondo Ruth la causa dei suoi disastri è proprio in un articolo che Ben aveva scritto qualche tempo prima e che riportava una notizia infondata. 

Nel frattempo il rapimento è stato reso noto attraverso una piattaforma web che invita i lettori a decidere della sorte del giornalista: mentre all’esterno le forze dell’ordine sono pronte a fare irruzione, i lettori della piattaforma si scatenano e danno il peggio di loro stessi, inneggiando alla morte di Ben. A questo punto verità e finzione si confondono e Ruth deve fare i conti con una realtà che va ben oltre le sue intenzioni. 

Oltre alla stagione teatrale, ricordiamo che nei prossimi giorni, sempre al Teatro Comunale, riprenderanno le residenze artistiche: dopo la compagnia Crack24, l’attrice Daniela Vitale, e la danzatrice Maya Oliva, ad essere ospitati a Badolato saranno i palermitani Sutta Scupa che lavoreranno al progetto “La gatta”, ispirato ai testi di Franco Scaldati, il cui esito pubblico andrà in scena il 14 dicembre alle ore 18:30. 

L’appuntamento di domenica 1 dicembre, si inserisce nella rassegna SPAc (South Performing and ACting), ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti.

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“MigraMenti. SPAc”, tutto pronto per la nuova stagione.  Si comincia il 2 novembre con “Racconti del terrore” di Settimo Cielo

Tutto pronto per la nuova stagione della rassegna SPAc (South Performing and ACting) ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti.

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Dopo l’anteprima ad ottobre al Teatro Comunale di Badolato di “Spartacu Strit Viù” di Francesco Gallelli e Luca Maria Michienzi, il titolo prodotto da Teatro del Carro e presentato nella sua nuova versione “Reloaded II”, la stagione teatrale è pronta per entrare nel vivo con il suo primo appuntamento nell’inedita location di Palazzo Gallelli, sito nel Borgo di Badolato, con lo spettacolo “Racconti del terrore” di Settimo Cielo in programma il 2 novembre alle 21.15. Sarà infatti il palazzo cinquecentesco del Barone Gallelli a fare da scenario d’eccezione alla performance in cuffie della compagnia di Roma, che con questa modalità – già molto apprezzata lo scorso anno con “Donna che nuota sott’acqua” – presenterà una rielaborazione scenica firmata da Gloria Sapio del racconto “Clarimonde” di Théophile Gautier, per la regia di Giacomo Sette, da un’idea di Maurizio Repetto. Lo spettacolo, con effetti luci e sound design di Luca Rossi, e con in scena gli stessi Sapio e Repetto, è una versione live dell’omonimo podcast di Settimo Cielo che qui, dal vivo, gioca con la radiofonia, sperimentando però il rapporto diretto tra interprete e pubblico, grazie anche alle nuove tecnologie multimediali.

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Gli altri appuntamenti della stagione teatrale. La programmazione di SPAc proseguirà nella sua più consueta cornice del Teatro Comunale di Badolato domenica 1 dicembre alle ore 18.30 con la compagnia sarda L’Effimero Meraviglioso che proporrà una sua nuova produzione, “Wet floor” di Fabio Pisano, con la regia di Maria Assunta Calvisi e in scena Daniel Dwerryhouse e Federico Giaime Nonnis. Sabato 21 dicembre alle 21.15 sarà invece il turno di Teatro Primo che presenterà “Aramen & Stannum” di  Domenico Loddo, con Silvana Luppino e Domenico Canale, per la regia di Christian Maria Parisi. Dopo la parentesi natalizia, SPAc ritornerà a gennaio, l’11 e il 12, rispettivamente alle 21.15 e alle 18.30, con la ripresa dello spettacolo prodotto dal Carro “Contr_ora” del Kollettivo Kontrora. Il 9 febbraio alle ore 18.30, a Badolato ci sarà la compagnia EvoèTeatro di Rovereto (Tn) che presenterà “QAnon Revolution” di Riccardo Tabilio, per la regia di Silvio Peroni, con Emanuele Cerra, Alice Conti, Salvatore Cutrì. “Lei Lear” di Muchas Gracias Teatro, di e con Chiara Fenizi e Julieta Marocco che hanno curato la regia insieme ad André Casaca andrà in scena l’8 marzo alle 21.15. Opera Bianco sarà invece a Badolato il prossimo 21 marzo con “Trickster”, concept e regia di Vincenzo Schino, coreografia di Marta Bichisao, performer Luca Piomponi. Ad aprile sarà il turno di Ucrìu/Proskenion che il 5 alle ore 21.15 presenterà “A(r)mo”, uno spettacolo di Tiziana Bianca Calabrò, con Renata Falcone, regia di Basilio Musolino. A chiudere la programmazione ci sarà il 3 e 4 maggio alle 19 a Palazzo Gallelli, “Passi sulla mia testa” scritto e diretto da Fabio Butera con Francesco Gallelli di nuovo nella location di Palazzo Gallelli.  

Non mancheranno poi gli appuntamenti con le residenze artistiche, già iniziate a settembre che prevedono restituzioni pubbliche per ogni compagnia ospitata: a settembre si è già tenuta la prima, quella della compagnia Crack24 con “La teoria dei sistemi discreti”. Il 15 novembre alle 18.30 ci sarà Daniela Vitale per Oscenica con “Untitled_On being an angel”, a dicembre, il 14 alle 18.30, i palermitani Sutta scupa con “La gatta” e il 28 febbraio alle 21.15, per la sezione danza, progetto curato e selezionato dal Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, ritornerà Maya Oliva con “In perpetual blooming, despite the gods” a presentare al pubblico una versione avanzata dello studio coreografico che debutterà a nello spazio CanGo di Firenze nel 2025.

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Residenza MigraMenti, tutti i finalisti del bando 2024

Continua a crescere il progetto di ospitalità di residenze artistiche al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito di “MigraMenti”, cofinanziato da MiC e Regione Calabria, promosso dalla Compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi con la collaborazione artistica del Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni. Quest’anno le domande arrivate alla Compagnia sono state ben 214, di cui 138 per le sezioni relative al teatro contemporaneo e 76 per la sezione danza, con un aumento di oltre il 40% delle candidature rispetto all’edizione 2023, quando le richieste di partecipazione erano state 151. 

Solo per la sezione “Under 35”, riservata ad artisti, performer e compagini under 35, oppure emergenti, cioè segnalati o premiati in Festival di rilievo nazionale ed internazionale, le candidature sono state 146: a spuntarla sugli altri partecipanti è stata la compagnia torinese Crack24 con “La teoria dei sistemi discreti”, che sarà a Badolato dal 1 al 15 settembre 2024; per la sezione “Danza” – selezionata direttamente dal coreografo Virgilio Sieni -, ci sarà Maya Oliva con “In perpetual blooming, despite the gods” che sarà al Teatro Comunale dal prossimo 22 settembre fino al 6 ottobre; per la sezione “Sentieri”, per performer e compagnie calabresi o già selezionati da un’altra residenza, riconosciuta dal MiC o comunque attiva e operativa, Daniela Vitale lavorerà il progetto “UNTITLED_On being an angel” dall’1 al 15 novembre. Questo lavoro si avvale anche della selezione condivisa da parte di Dracma, altra residenza calabrese, con sede all’Auditorium Comunale nella città di Polistena, che insieme al Teatro del Carro cerca di potenziare il sistema residenziale facendo rete e offrendo possibilità ad artisti e compagini di godere di ulteriori sostegni alla ricerca e allo studio.

Infine, per la sezione “Inedite”, per artisti che siano in una prima fase di ricerca e studio che non abbia ancora avuto un esito di fronte a un pubblico, a chiusura delle residenze “ufficiali”, dall’1 al 15 dicembre, ci saranno i siciliani Sutta Scupa che lavoreranno su “La gatta”, studio su Scaldati condotto da Simona Malato, Dario Mangiaracina e Giuseppe Massa. 

A queste residenze bisogna anche aggiungere la sezione di residenze “Off Call”, una sorta di fuori bando: si tratta di “Senza Pollicino” studio a cura di Stefano Cuzzocrea e Irene Michailidis realizzato nel mese di gennaio e “Narciso chiede asilo” ricerca portata avanti nel mese di marzo da Francesco Carchidi, Iside Callipo, Valerio Mirone e Sebastiano Sicurezza. 

Come per le passate edizioni, da dodici anni a questa parte, ai vincitori delle residenze messe in palio dalla Compagnia Teatro del Carro, attraverso un sostegno economico e un tutoraggio artistico, critico, organizzativo e tecnico grazie al progetto MigraMenti, viene data la possibilità di vivere per quindici giorni a Badolato e, in quel periodo, con “base” il Teatro Comunale sede di MigraMenti, di sviluppare le idee e drammaturgie proposte, fondate sul concetto di ricerca contemporanea e di ascolto del territorio. A margine del lavoro svolto in teatro dai vincitori, sono infatti previsti con tutti loro incontri con studenti, associazioni, cittadini e professionisti, oltre a una restituzione pubblica informale al termine del lavoro.

Grazie alla rinnovata collaborazione con Spettacoliamo e-magazine, la Residenza MigraMenti 2024 si racconta attraverso un “diario di bordo” curato dalla giornalista Carmen Loiacono:

Ai link di seguito tutti i capitoli (in divenire!):

1. CRACK24, La teoria dei sistemi discreti
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2. DANIELA VITALE, UNTITLED_landscape for disappearing angels
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3. SUTTA SCUPA, La gatta
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Voci dal sottosuolo, il 28 aprile a Cosenza è di scena la solitudine con il monologo “141 – Dialogo per persona sola” di Mariasilvia Greco ed Elvira Scorza

Prosegue la quarta edizione di “Voci dal sottosuolo”, la rassegna itinerante di teatro in emersione realizzata dal Kollettivo Kontrora che ha ideato il progetto, con la compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi in qualità di partner organizzativo. Dopo “Frichigno” della Piccola Compagnia Impertinente, il Teatro Vuozzo in via Spirito Santo a Cosenza ospiterà il 28 aprile il secondo dei quattro appuntamenti dedicati al teatro contemporaneo.

Domenica 28 ad andare in scena sarà “141 – Dialogo per una persona sola”, con Mariasilvia Greco, per la regia di Elvira Scorza.  141 è il bus che porta dritto al mare. Basta poco. Eppure andare al mare non è così semplice: si paga la spiaggia, si paga un supplemento per fare il bagno con il fondale profondo, si paga l’aria che respiri. In questo mondo non è possibile fare un passo senza che si incappi in qualche multa, tutto ha un valore, persino i sentimenti. Non c’è da stupirsi se tutti siano più taciturni, diffidenti e violenti. Ancora meno se il governo abbia istituito un premio per chi decida di separarsi in nome della ricerca dell’amore vero e abbia costruito le Case della Sofferenza, perchè piangere fa male al corpo e allo spirito. Cosi lei, la donna in attesa del 141, Ada, è rimasta completamente sola. A parte una piantina, e Gimmi, il suo cane. Vorrebbe trascorrere tre giorni al mare. Ma ha ricevuto una denuncia per lacrime immotivate, qualcuno l’ha vista piangere. Sarà vero? Ma soprattutto per chi ha pianto?

Nell’attesa del bus dovrà ripercorrere la sua vita, andare a ritroso nella memoria, cercare il motivo del pianto. L’attesa diventa costrizione al ricordo, ormai confuso nella sua mente. Al mare non ci arriverà mai. O forse si. Nella sua fantasia magari. Nelle tasche ha della sabbia e un paio di conchiglie.

“141- dialogo per una persona sola” è scritto da Mariasilvia Greco con una filastrocca di Elvira Scorza. Al centro dei nostri pensieri si è presentata la solitudine, quale condizione essenziale e necessaria dell’essere umano. Condizione che non ha nulla a che fare con lo star da soli o con l’isolamento, ma come diceva Hannah Arendt, con il dialogo incessante con sé stessi. Questa donna parla molto con sé, o con altri, che non sono così diversi dal suo sé, parla di continuo, passa in rassegna la sua vita e il mondo nel quale si trova. Si ribella all’economia del sentimento, alla necessità che tutto debba servire a qualcosa, che tutto debba essere consumato. Come una pentola a pressione, sta per esplodere con tutto il suo sentire.

Mariasilvia Greco ed Elvira Scorza, entrambe di origini calabresi, si sono incontrate per la prima volta nella loro terra. La comunanza di radici e di un percorso formativo e artistico simile è stata la base sulla quale costruire i loro progetti, nei quali si sono scambiate in maniera osmotica il ruolo di registe, autrici e attrici. La sintonia nel loro modo di osservare e raccontare il mondo proviene dalla comune volontà di ricerca della parola poetica. La prima occasione di lavoro è recente, a settembre 2022 hanno debuttato con lo spettacolo Dammi un attimo a Primavera dei Teatri, il testo scritto e interpretato da Mariasilvia Greco e Francesco Aiello ha visto in scena anche Elvira Scorza. Successivamente lo spettacolo Tutta Colpa di Ugo, scritto da Elvira Scorza, e vincitore del bando Verso Sud, è stato interpretato da Mariasilvia Greco, Loris De Luna e Giuseppe Brunetti al Teatro Civico 14 di Caserta nel maggio 2023. “141- dialogo per una persona sola” è il loro ultimo lavoro, ancora in fase di elaborazione, vedrà una sua prima apertura al pubblico in forma di studio presso la Sala Teatro Ichos, a Napoli a dicembre 2023.

Inizio spettacoli ore 19:00
biglietto intero € 10,00 | ridotto € 7,00
Per info e prenotazioni:
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Rassegna MigraMenti SPAc, il 13 aprile chiusura di stagione al Teatro Comunale di Badolato con “Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa” della compagnia IAC Centro arti integrate e piccolo buffet con DJ set di saluto!

Ultimo appuntamento della stagione teatrale della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro al Teatro Comunale di Badolato (Cz) – in collaborazione con il Centro nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, e con il patrocinio del Comune di Badolato. Sabato 13 aprile, alle ore 21:15, andrà in scena “Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa” della compagnia materana IAC Centro arti integrate. Protagonisti in scena saranno Nadia Casamassima e Younes Nanis che eseguirà anche le musiche dal vivo, diretti da Andrea Santantonio.

Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa racconta i grandi intrecci della politica libica, tra colpi di stato e interferenze dei servizi, gli sviluppi della guerra civile, le dinamiche complesse tra rivoluzionari e nostalgici della Libia pre Gheddafi: è un invito a conoscere più da vicino una terra ostile, un popolo contraddittorio, ma spesso incompreso, lontano da quello che viene raccontato sui mass media. Le maglie della narrazione si intrecciano con la tragedia epocale delle migrazioni dei popoli africani. Di sfondo a tutto la vita della giornalista Nancy Porsia – suoi i testi, rivisti drammaturgicamente da Barbara Scarciolla -, del suo legame con quella terra e del suo attivismo politico, del mestiere di cronista “dal fronte”.

«Ci capita spesso di soffermarci su quanto il nostro lavoro debba avere attenzione a dinamiche politiche e sociali – è la nota di commento di Santantonio -. Abbiamo lavorato per anni a contatto con giovani migranti, per lo più provenienti da aree sub sahariane e tante volte abbiamo visto il terrore nei loro volti quando si parlava di Libia, un paese molto vicino a noi sia geograficamente che storicamente. Attraverso le parole di Nancy Porsia proviamo a capire cosa è successo negli ultimi anni in quella terra e ad analizzare come buona parte delle aspirazioni dell’Europa di diffondere ideali di democrazia si siano sgretolate a seguito di queste vicende».

Il Centro arti integrate IAC si occupa di promozione e produzione teatrale, e guarda a una modalità di lavoro collaborativa in cui tutti possono trovare il giusto spazio per praticare le proprie attitudini ed abilità, dall’infanzia alla maturità, dal centro alla periferia, all’insegna del dialogo con il limite e la possibilità, con la realtà e l’immaginario. La produzione di spettacoli e progetti di comunità sono la sintesi della ricchezza sociale e culturale al centro delle attività dello IAC, che raccontano la straordinaria ricchezza e contraddizione del contemporaneo attraverso un linguaggio che si muove tra le corde della narrazione, del teatro fisico e corale, e della ricerca visuale.

Lo spettacolo presenta contenuti e immagini esplicite, pertanto si consiglia la visione ad un pubblico adulto.

Per l’occasione, per stare un po’ insieme alla fine dello spettacolo e chiacchierare di quella che è stata la rassegna invernale e quelli che saranno gli incontri futuri,  il Teatro del Carro offrirà a tutte le spettatrici e gli spettatori, un piccolo buffet dopo spettacolo, accompagnato dal DJ Set di Bossplaya!

Biglietti
INTERO € 10,00
UNDER 30 / OVER 65 € 7,00
UNDER 19 € 3,00

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
prenotazionicarro@gmail.com
prevendite online su diyticket.it

www.teatrodelcarro.it
 

 

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Voci dal sottosuolo, “Frichigno!” della Piccola Compagnia Impertinente in scena il 5 e il 6 (matinée con le scuole) a Corigliano-Rossano, il 7 a CosenzaVoci dal sottosuolo, il 7 aprile con “Frichigno” riparte a Cosenza la rassegna itinerante di teatro in emersione ideata dal Kollettivo Kontrora

Prosegue la nuova edizione di “Voci dal sottosuolo”, la rassegna itinerante di teatro in emersione realizzata dal Kollettivo Kontrora che ha ideato il progetto, con la compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi in qualità di partner organizzativo. In questo fine settimana sarà la Piccola Compagnia Impertinente di Foggia ad accompagnare con “Frichigno!” Voci dal sottosuolo e i suoi spettatori dall’anticipazione di Corigliano-Rossano, realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune, alla programmazione di Cosenza, ospitata dall’Istituto comprensivo Spirito Santo che ha avviato un percorso di collaborazione con Kollettivo Kontrora

Diretto e interpretato da Pierluigi Bevilacqua su testo di Enrico Cibelli, “Frichigno!” andrà in scena la sera del 5 aprile alle 21:00 nel centro storico di Corigliano, nel chiostro di Palazzo Garopoli, mentre il 6 riserverà alle scuole che hanno partecipato al progetto, il Liceo Scientifico Fortunato Bruno e il Liceo Classico Giovanni Colosimo, una matinée durante la quale gli studenti potranno analizzare lo spettacolo e viverlo dal di dentro. Domenica 7 alle 19:00 la carovana di Frichigno! si sposterà al Teatro Vuozzo in via Spirito Santo, a Cosenza, per il primo appuntamento in città della nuova edizione di Voci dal sottosuolo. 

“Frichigno!” è un monologo a più voci, ad alta voce su Foggia, la città abituata a indossare la maglia nera del Sole 24 Ore. Frichigno! è uno spettacolo sui luoghi da dove veniamo, che per raccontare Foggia si affida a due icone degli anni Novanta: Zdeněk Zeman e Kurt Cobain. Zemanlandia e Nirvana. «Frichigno! è una pastiche teatrale – si legge nella presentazione dello spettacolo – che prende il nome dalla parola in codice, usata dai bambini foggiani quando, durante una qualsiasi partita di calcio di strada, il portiere tocca la palla con le mani, fuori dalla propria area. Cercando di non farsi vedere dagli altri. Frichigno! è uno spettacolo che per la prima volta porta in teatro la storia de La Società, la mafia foggiana. Frichigno! è il grido di gente innamorata della propria città».

Inizio spettacoli ore 19:00
biglietto intero € 10,00 | ridotto € 7,00
Per info e prenotazioni:
+39 3458989440
kollettivokontrora@gmail.com

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Voci dal sottosuolo, il 7 aprile con “Frichigno” riparte a Cosenza la rassegna itinerante di teatro in emersione ideata dal Kollettivo Kontrora

È tutto pronto a Cosenza per la quarta edizione di “Voci dal sottosuolo”, la rassegna itinerante di teatro in emersione realizzata dal Kollettivo Kontrora che ha ideato il progetto, con la compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi in qualità di partner organizzativo. Dopo l’anticipo delle due date di Corigliano-Rossano (Cs), organizzate con il patrocinio e il contributo del Comune, con “Spartacu strit viù” di Teatro del Carro e “Frichigno” della Piccola Compagnia Impertinente, la carovana di Voci dal sottosuolo si sposta al teatro Silvio Vuozzo per quattro appuntamenti dedicati al teatro contemporaneo che andranno in scena all’interno dell’Istituto comprensivo Spirito Santo che ha deciso di ospitare la rassegna e ha avviato un percorso di collaborazione con Kollettivo Kontrora.

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Ad aprire la programmazione sarà proprio “Frichigno” di Enrico Cibelli, prodotto dalla Piccola Compagnia Impertinente di Foggia, diretto e interpretato da Pierluigi Bevilacqua, che andrà in scena il 7 aprile. Frichigno è un monologo a più voci, “ad alta voce”, su Foggia, la città abituata a indossare la maglia nera del Sole 24 Ore, che però i suoi cittadini amano. 

Domenica 28 aprile sarà il turno di “141 – Dialogo per una persona sola”, con Mariasilvia Greco, per la regia di Elvira Scorza. “141”, su testo della stessa Greco con una filastrocca di Scorza, è una riflessione sulla solitudine intesa come condizione essenziale e necessaria dell’essere umano, vista attraverso la figura di Ada, una donna in attesa dell’autobus che la porterà al mare. 

La programmazione di Voci dal sottosuolo proseguirà domenica 19 maggio con Mammut Teatro in “Smart Work” di Gianluca Vetromilo e Armando Canzonieri, con Francesco Rizzo, per la regia dello stesso Vetromilo. Protagonista è un giovanissimo che si divincola tra le avversità della vita non trovando il tempo per viverla: la mattina è operatore al call center e la sera rider che consegna le pizze, vive per lavorare incastrato in una routine che non lascia scampo e che mette al primo posto il mostro sacro del “lavoro”. 

L’ultimo appuntamento della rassegna itinerante di teatro del Kollettivo Kontrora sarà domenica 2 giugno, quando lo stesso Kollettivo debutterà con “Quattro pezzi facili meno una” di Francesco Aiello e Giovan Battista Picerno: attraverso il protagonista Umberto, “Quattro pezzi facili” si svolge nella Reggio Calabria delle “giornate”, quando la vicenda di un gruppo di giovani, tutti al di sotto dei trent’anni, segnerà in maniera profonda il destino della democrazia italiana ed europea.

«Voci dal sottosuolo ritorna e conferma l’idea di un percorso che è nato due anni fa dalla collaborazione, dalla voglia di creare relazione e di mettere in pratica quello che si dice “fare rete” – è il commento del Kollettivo Kontrora – Le voci, per quanto a volte relegate a un sottosuolo che, nelle pur enormi difficoltà che il teatro sta vivendo, rimane vivo e vivace, hanno bisogno di spazi per arrivare all’orecchio di qualcuno. L’invito è, come sempre, di considerare lo spazio di questa rassegna come un luogo di comunità, che vive delle attenzioni e della cura di chi propone ma che appartiene a tutte e tutti».

Inizio spettacoli ore 19:00
biglietto intero € 10,00 | ridotto € 7,00
Per info e prenotazioni:
+39 3458989440
kollettivokontrora@gmail.com

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Rassegna MigraMenti SPAc, il 29 e il 30 marzo al Teatro Comunale di Badolato “Sotto un grande velo di lino”, la nuova produzione di Teatro del Carro con regia e coreografia di Virgilio Sieni

Sarà presentata in anteprima il 29 e il 30 marzo alle ore 21:15 al Teatro Comunale di Badolato “Sotto un grande velo di lino”, l’inedita creazione poetico/coreografica, realizzata dal coreografo e regista Virgilio Sieni insieme alla Compagnia Teatro del Carro. Il lavoro drammaturgico curato da Sieni e Luca Michienzi, per la parte testuale, è ispirato alla “Via Crucis di Maria” del poeta francese Charles Péguy (1873-1914), dove l’osservazione della Madre di Cristo è l’originale punto di vista del racconto religioso e, per la parte visiva, l’ispirazione è la “Pietà” di Antonello Gagini, conservata all’interno della chiesa di Maria Santissima Addolorata a Soverato (Cz).

In scena ci saranno AnnaMaria De Luca, Francesco Gallelli, Mariasilvia Greco, Alessia Iacopetta, Francesco Rizzo ed Elvira Scorza e Remo De Vico che cura l’esecuzione della colonna sonora originale composta per la rappresentazione.

Tema di questa nuova performance è “parola incarnata”, che si sviluppa su un progetto di ricerca sui codici del gesto e della parola volto alla creazione di originali partiture fisiche tese a sperimentare una fusione dei linguaggi del teatro e della danza. Uno studio portato avanti dal 2022 che ha avuto un primo esito scenico nel mese di dicembre con titolo “Dittici”. L’ affiancamento di Virgilio Sieni al lavoro produttivo del Teatro del Carro sta permettendo la creazione di performance dove la corporeità degli attori/performer è al centro del verbale.

Per Sieni, quello di Badolato è un felice ritorno dopo qualche settimana e dopo il successo ottenuto nelle tre repliche – a Catanzaro, Badolato e Roccella Jonica (Rc) – della performance “Danza cieca” eseguita dallo stesso coreografo toscano insieme al danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, oltre che una conferma del proseguimento della collaborazione degli ultimi anni tra il Teatro del Carro e il Centro nazionale di produzione della danza, da lui diretto. Oltre a selezionare le candidature per la sezione “Danza” del bando per residenze promosso da MigraMenti, Sieni – già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza, nonché fondatore dell’Accademia sull’Arte del Gesto e tre volte Premio Ubu – nel corso degli anni della collaborazione con Teatro del Carro, ha anche tenuto una serie di incontri, lezioni e spettacoli, volti a coinvolgere sia un pubblico di artisti e operatori, ma anche di cittadini e semplici spettatori, sul territorio di Badolato e di tutto il versante del medio e basso Jonio catanzarese e reggino.

Gli appuntamenti del 29 e del 30 marzo rientrano nella programmazione teatrale della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

 

Credits

 

Testi Charles Péguy

Coreografia e regia Virgilio Sieni

Drammaturgia Virgilio Sieni e Luca Michienzi

Interpreti AnnaMaria De Luca, Francesco Gallelli, Mariasilvia Greco, Alessia Iacopetta, Francesco Rizzo, Elvira Scorza

Musiche Remo De Vico

Produzione Teatro del Carro

 

Biglietti
INTERO € 10,00
UNDER 30 / OVER 65 € 7,00
UNDER 19 € 3,00

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
prenotazionicarro@gmail.com
prevendite online su diyticket.it

www.teatrodelcarro.it
 

 

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