Il Teatro del Carro tra i protagonisti della Notte Romantica di Badolato!

Torna anche quest’anno l’atteso evento “La Notte Romantica a Badolato Borgo”. Tra i protagonisti anche il Teatro del Carro, che animerà con alcune “incursioni teatrali” la passeggiata guidata “BADOLATO BY NIGHT”, organizzata dalla Pro Loco Badolato e dai volontari del Servizio Civile Universale dell’UNPLI Calabria.

⏱ ritrovo 22:15 in piazza Castello!

Nella locandina il programma completo! 

Notte Romantica 2025

OPEN CALL // LABORATORIO “COSTELLAZIONI” condotto da Barbara Michienzi

“COSTELLAZIONI. Dallo Psicodramma alle Costellazioni, l’anima in teatro”
Laboratorio condotto da Barbara Michienzi.

Laboratorio di scoperta e di conoscenza della propria natura spirituale attraverso lo spazio teatrale.
Per cittadine/i di ogni età, abilità e provenienza, artiste/i, appassionate/i di teatro, operatori culturali, educatori.
“C’è un futuro solo per chi è in sintonia col proprio passato”. B. Hellinger

Quando – Sabato 5 Luglio 2025
Dove – Teatro Comunale di Badolato (CZ)
Organizzato da Teatro del Carro e ProgressivaMente

Descrizione

“COSTELLAZIONI. Dallo Psicodramma alle Costellazioni, l’anima in teatro”.
Il teatro è sempre stato un luogo in cui poter prendere contatto con le proprie emozioni, con i vissuti personali e collettivi, un luogo in cui fare esperienza di sé attraverso i simboli e le proiezioni di immagini e suggestioni.
Il teatro da sempre è stato un luogo di magia interna in cui era possibile sublimare le emozioni potenti e farne esperienza senza dover comprimere in sé qualcosa di grande e importante.
Nel tempo questa consapevolezza è aumentata e grazie al lavoro di menti sensibili e cuori aperti è stato possibile elaborare diversi tipi di approcci, dalla totale immedesimazione al ricreare scene di vita vissuta in cui poter rivivere il dramma e l’atto mancato di un gesto contenitivo o amorevole.
Grazie a tutto questo si è giunti allo Psicodramma, una tecnica psicologica che consentisse alle persone di lasciar andare il dolore, la tristezza, il trauma. Con il tempo le cose sono cambiate perché si è potuto osservare quanto un’energia più potente della mente cosciente guidasse le persone in movimenti spontanei che corrispondevano alla realtà dei soggetti che andavano ad interpretare.
Il massimo esponente di questa osservazione e messa a punto di questo meraviglioso strumento è Bert Hellinger, uno psicoterapeuta tedesco vissuto fino a pochi anni fa che ha indagato cosa fossero questi movimenti e sentimenti del tutto inaspettati, non pensati ma lasciati fluire senza una spiegazione o una volontà razionale. È nata con lui ufficialmente una nuova era della ricerca di sé con l’integrazione della
compagine genealogica e della psicogenealogia per arrivare a toccare concetti come il campo morfogenetico che agisce indipendentemente dalla nostra volontà cosciente.
Le Costellazioni sono un movimento dell’anima e dello spirito.
Attraverso l’energia del campo quantico è possibile far emergere i fili nascosti che uniscono le persone tra di loro, nelle varie generazioni, mettendo in mostra le dinamiche emozionali e sistemiche.
Tutto questo aiuta la persona a conoscere meglio sé stessa e a liberarsi di irretimenti e ruoli che non sa di vivere nella propria esistenza e che condizionano le scelte di vita.

Prendere su di sé il destino di un antenato è sì un atto d’amore ma è anche una forte limitazione per l’anima che non riesce a realizzare il proprio Progetto d’Anima.
Osservando e testimoniando i movimenti del campo abbiamo la possibilità di rimettere in ordine ciò che è in disordine, di rimetterci al nostro posto, assumendo la giusta energia, il nostro potere e il giusto punto di vista rispetto a noi e agli altri.
Le Costellazioni sono un movimento collettivo, ogni volta che partecipiamo a un gruppo stiamo partecipando a un disegno più grande, sia perché la richiesta e il lavoro di una persona è il lavoro di tutti, ma anche perché siamo presenti; partecipiamo e sosteniamo i compagni di viaggio con la nostra presenza di spirito e di anima, con la nostra energia, con il nostro servizio.
Ogni partecipante può essere chiamato a rappresentare le figure significative per il richiedente e questo è un atto volontario, nessuno viene obbligato a fare nulla. In questo gesto c’è tutto l’amore per il servizio all’altro, in modo del tutto disinteressato e senza dover impiegare la mente, il campo guida la coscienza di chi è presente, il campo come una forza superiore e divina guida i cuori delle persone affinché i messaggi emergano per il bene di tutti e per mostrare quanto amore c’è in un gesto, anche il più incomprensibile.
In questo movimento teniamo conto anche dei sintomi fisici che ci parlano dei nostri vissuti emotivi e del carico che abbiamo preso su di noi per aiutare qualcuno che da solo potrebbe non farcela.
È un’esperienza che cambia la percezione della nostra vita, è un’esperienza che non può essere spiegata a parole, va vissuta e trasforma fin dal profondo tutto!

BARBARA MICHIENZI – breve bio

Barbara Michienzi, conduttrice di laboratori in teatro, in particolare si occupa di psicologa dell’Anima, ipnosi, ipnosi sistemica e regressiva, insegnante di thetahealing e guida nelle costellazioni spirituali e biosistemiche. Nel corso del proprio percorso professionale si è dedicata allo studio e approfondimento di alcune tecniche che aiutassero le persone a prendere contatto con una parte profonda di sé, con la parte
animica e portare all’integrazione il proprio Sé e il proprio Sé Superiore. L’Anima è diventata l’elemento cardine del suo approccio che ritiene indissolubile dalla parte biologica e logica nell’essere vivente e indispensabile alla comprensione della vita e delle ferite, che rappresentano la chiave per il superamento e l’evoluzione di ciascun individuo.

Iscrizioni

La domanda di partecipazione dovrà pervenire inviando una email all’indirizzo prenotazionicarro@gmail.com entro le ore 16.00 di venerdì 4 luglio, indicando: nome, cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, n° telefonico, email, campo d’interesse (artisti/e, appassionati/e di teatro, operatori culturali, educatori, cittadini/e).
L’iscrizione sarà completata solo al ricevimento del saldo della quota di partecipazione, da effettuarsi attraverso bonifico bancario, prima dell’inizio delle attività, secondo le modalità comunicate dalla Compagnia successivamente all’invio della richiesta di iscrizione del partecipante.
I partecipanti dovranno indossare abbigliamento comodo per il movimento; scarpe leggere e flessibili.

Luogo delle attività
Teatro Comunale di Badolato (CZ), Viale Magna Grecia, 76

Durata
1 giorno – 5 luglio 2025

Orari
Sabato 5 dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Quota di iscrizione a persona
€ 60,00 prezzo intero
€ 50,00 prezzo ridotto per partecipanti UNDER 26
Offerta speciale Prenota Prima
Se acquistato entro LUNEDÌ 23 GIUGNO viene offerta la possibilità di partecipare al laboratorio al costo
agevolato di € 50,00.

Numero di partecipanti: min 10 / max 30

Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.

Requisiti
Rivolto a cittadine/i di ogni età, abilità e provenienza, artiste/i, appassionate/i di teatro, operatori culturali,
educatori.

Informazioni e modalità di pagamento
Per ulteriori informazioni su iscrizione e modalità di pagamento rivolgersi all’organizzazione ai numeri
348.31.25.747 o 349.42.27.850
oppure inviare una mail a prenotazionicarro@gmail.com

MigraMenti SPAc, sabato 3 e domenica 4 maggio la Compagnia Teatro del Carro torna al Palazzo Gallelli di Badolato (Cz) con “Passi sulla mia testa” di Fabio Butera

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Si avvia a conclusione la programmazione di SPAc (South Performing and Acting), la rassegna ideata e realizzata da Teatro del Carro in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti.

Sabato 3 e domenica 4 maggio, alle ore 19:00, è infatti previsto lo spettacolo “Passi sulla mia testa” che andrà in scena nella suggestiva cornice di Palazzo Gallelli, a Badolato (Cz), grazie alla collaborazione con la Pro loco di Badolato Aps / Unpli Calabria che gestisce la struttura e che l’ha già messa a disposizione lo scorso novembre per la performance in cuffie silent – system “Racconti del terrore” di Settimo Cielo. Di Fabio Butera, diretto dallo stesso Butera insieme a Luca Michienzi, e prodotto dalla compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi, “Passi sulla mia testa” ripercorrerà attraverso la voce del protagonista Francesco Gallelli, la storia di bruciante attualità di un gruppo di anarchici calabresi nella Chicago di inizio ‘900. Sulla scena, come in una sorta di “Giano bifronte”, si accavallano il tema della generazione che abbandona oggi la Calabria, con premesse simili a quelle dei protagonisti della storia, e il tema dei migranti che, arrivando sulle nostre coste, si scontrano con un clima simile a quello che trovarono all’arrivo in America i nostri nonni. All’inizio del XX Secolo, in migliaia erano i calabresi che emigravano: non era solamente una questione economica, in quanto ad andare via erano anche coloro che provenivano da famiglie agiate. Probabilmente la loro prospettiva di un’esistenza più fortunata era legata al miglioramento delle condizioni generali di vita, quasi che non fosse possibile ottenerle nella propria terra. Non era possibile coalizzarsi, organizzarsi, creare strategie di lotta efficaci, come se l’unica soluzione fosse quella di andarsene, per protesta. Ma i calabresi emigranti, giunti nei paesi di destinazione, riuscivano a costruire una strategia di lotta, nonostante una situazione che quasi certamente era più difficile di quella da cui partivano. All’interno di questo contesto, nella lingua feroce con cui si esprimevano, mista dell’inglese, dell’italiano e del dialetto antico delle origini, si è voluto ricostruire un frammento della storia di questi sovversivi rivoluzionari – così sono etichettati nei manuali di storia nordamericani. Nello spettacolo “Passi sulla mia testa”, la drammaturgia di Fabio Butera si basa su una poesia di Arturo Giovannitti – The Walker –, su tre frammenti poetici, in dialetto calabrese, di Michele Pane – Capitabussa, Forebandita, Azzarelleide – e su di un frammento di un articolo di Emilio Grandinetti. I tre, amici fraterni, parteciparono a diversi livelli alla lotta per l’emancipazione sociale e materiale della comunità italo-americana e dei lavoratori in genere. La traduzione di The Walker e l’adattamento delle poesie di Pane sono di Fabio Butera.

Biglietti

Intero € 5,00 

Under 19 € 3,00

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
prenotazionicarro@gmail.com 
prevendite online su diyticket.it

 

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OPEN CALL // LABORATORIO “GIOCO, SPAZIO E MOVIMENTO” condotto da Michele Monetta. Iscrizioni aperte fino al 30 aprile!

OPEN CALL // LABORATORIO “GIOCO, SPAZIO E MOVIMENTO” condotto da MICHELE MONETTA – Docente dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma

RIVOLTO A massimo 24 attori/attrici, danzatori/danzatrici, registi/e, coreografi/e, performer, cantanti, artisti/e del figurativo, musicisti, allievi/e di teatro in formazione, studenti di conservatori, accademie e università, appassionati/e di teatro

QUANDO – 2, 3, 4 maggio 2025

DOVE – Teatro Comunale – Soverato (CZ)

Organizzato da Teatro del Carro e Spazio Scenico

DESCRIZIONE

GIOCO, SPAZIO E MOVIMENTO
Pedagogie corporee: Decroux, Barrault, Lecoq, Pagneux
Il Novecento è stato il secolo degli esercizi. Un esercizio ha all’interno gli stessi meccanismi drammaturgici di un testo teatrale, esso rappresenta un percorso di conoscenza dei mezzi espressivi dell’attore e del performer. Come in un testo teatrale, una storia o un racconto l’esercizio, che generalmente se ben condotto sviluppa oltre alla tecnica e il controllo anche l’immaginazione, insegna a pensare con l’intero corpo ed ha un inizio e una fine, ma il percorso tra questi due estremi si arricchisce di sorprese, cambiamenti e contrasti.
L’esercizio e il lavoro di partitura di un’azione rappresentano principalmente un lavoro su sé stessi, i cui risultati possono arricchire e alimentare la qualità dell’interpretazione e della presenza scenica. L’attore, per poter sviluppare ed evolvere il proprio gioco scenico, deve saper governare e guidare tre componenti che coesistono e convivono in lui: pensiero, emozione e forza.
 
PROGRAMMA
Grandi movimenti: il discobolo, La zattera
Solfeggio dei respiri
Arti figurative e movimento scenico
Elementi di Biomeccanica
Corpo, spazio e movimento
I 7 spazi drammatici
Gli spazi di relazione
I 4 elementi
La piramide espressiva=pensiero-emozione-forza
Coordinazione corporea e giochi di reattività
Partitura fisica
Letture da: J.Copeau, R. Laban, A.Artaud, E. Decroux, M. Soldati, J.L.Barrault, W. Shakespeare.
 
MICHELE MONETTA– cenni biografici
Allievo di Étienne Decroux, è un regista e un attore teatrale. Ha fondato a Napoli, con Lina Salvatore, l’I.C.R.A. Project, l’unica Scuola di Mime Corporel in Italia. Attualmente è docente all’Atelier Rudra-Béjart di Losanna, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma e alla Scuola del Teatro Nazionale di Napoli.
 
MODALITÀ D’ISCRIZIONE
La domanda di partecipazione dovrà pervenire inviando una email all’indirizzo prenotazionicarro@gmail.com entro le ore 18.00 di mercoledì 30 aprile, indicando:
nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza, n° telefonico, email, campo d’interesse (attore, performer, danzatore, coreografo, cantante, musicista, regista, artista del figurativo, studente di teatro, accademie e università, appassionato), breve motivazione.
L’iscrizione sarà completata solo al ricevimento del saldo della quota di partecipazione, da effettuarsi attraverso bonifico bancario, prima dell’inizio delle attività, secondo le modalità comunicate dalla Compagnia successivamente all’invio della richiesta di iscrizione del partecipante.
I partecipanti dovranno indossare abbigliamento comodo per il movimento e neutro (nero, grigio); scarpette da ritmica o danza jazz, o scarpe sportive leggere e flessibili; un bastone in legno o manico di scopa (in legno); occorrente per appunti.
 
LUOGO DELLE ATTIVITÀ
Teatro Comunale di Soverato (CZ), Via C. Amirante, 75
 
DURATA
3 giorni – 2, 3, 4 MAGGIO 2025
 
ORARI
Venerdì 2 dalle ore 17,30 alle ore 21,00
Sabato 3 dalle ore 10,00 alle ore 13,30 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00
Domenica 4 dalle ore 10,00 alle ore 13,30
 
QUOTA DI ISCRIZIONE A PERSONA
€ 90,00 prezzo intero
€ 75,00 prezzo ridotto per partecipanti UNDER 26
Offerta speciale: Se acquistato entro il 22 APRILE viene offerta la possibilità di partecipare al laboratorio al costo agevolato di € 75,00.
Numero di partecipanti: min 18 / max 24
Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.
 
REQUISITI
Rivolto ad attori/attrici, danzatori/danzatrici, registi/e, coreografi/e, performer, cantanti, artisti/e del figurativo, musicisti, allievi/e di teatro in formazione, studenti di conservatori, accademie e università, appassionati/e di teatro.
 
INFO e CONTATTI
TEL: 348.31.25.747 / 340.82.02.119
MAIL: prenotazionicarro@gmail.com
SITO: www.teatrodelcarro.it
FB: https://www.facebook.com/teatrodelcarro.it/
IG: https://www.instagram.com/teatrodelcarro/

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MigraMenti, sabato 5 aprile al Teatro Comunale di Badolato la compagnia Ucrìu in scena con “A(r)mo” di Tiziana Bianca Calabrò con Renata Falcone

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Penultimo appuntamento per la stagione di SPAc (South Performing and ACting), sabato 5 aprile alle ore 21:15 al Teatro Comunale di Badolato (Cz) andrà in scena “A(r)mo” a cura della compagnia Ucrìu e Teatro Proskenion di Reggio Calabria. Ad andare in scena sarà uno spettacolo di Tiziana Bianca Calabrò con protagonista Renata Falcone; la regia è di Basilio Musolino

Lo spettacolo racconta del cimitero di Armo, dove sono sepolti i migranti morti in mare. Carmen è davanti alla tomba di un ragazzo senza nome da lei ribattezzato Carlo Alberto, come l’innamorato suo di tanto tempo fa, e sgrana come un rosario i ricordi di tutta una vita: «Te l’ho mai raccontata la storia di Carlo Alberto mio? E Sì. Ogni volta che vengo te la racconto. Lo so. Ma voi morti c’avete la pazienza dell’ascoltare, come la Madonna del Carmelo». 

Mentre dà forma al passato e ai fantasmi che lo abitano, Carmen tesse un intreccio di mancanze, di storie di povertà e ingiustizie, di dolore e perdite. A intersecarsi tra le parole, il cimitero di Armo e le presenze mute dei morti, confortati in un paradosso quasi esistenziale, dall’amorevole cura di Carmen, in un rimbalzo continuo tra passato e presente, tra le storie minute dei piccoli della terra e la Storia impietosa dei migranti che sembra ripetersi sempre, pur cambiando geografia e volti.

«Fin dalle prime letture del testo e nelle successive prove – si legge nelle note di regia -, nasceva in noi la volontà di evitare lo sfruttamento del dolore e del dramma dei migranti cercando invece di restituire loro la dignità di persone, smettendo di considerarli numeri e statistiche e cominciando a chiamarli per nome, rendendoli immortali attraverso il ricordo delle loro storie. Il corpo e la voce dell’attrice in scena si trasformano nel corpo e nelle voci di coloro che, costretti per la sopravvivenza ad abbandonare terra e affetti, non ce l’hanno fatta e ora giacciono in fondo al mare. E proprio in fondo al mare la protagonista li vede in un incubo che si ripete nelle notti di Armo». 

«Carmen, donna del sud, ribelle, forte e capace di tenere testa a chiunque le si metta contro  prosegue Musolino -, racconta del suo grande amore emigrato in “America” e lì morto a causa di un incidente in miniera. Neanche lei ha avuto un corpo da piangere e a cui donare un ultimo saluto e questo la accomuna ai tanti amori che in Africa e nei paesi più poveri dell’Asia sono sospesi, in attesa di una chiamata che possa liberarli dalla pena. La scenografia scarna, ma che prende vita grazie alle azioni di Renata Falcone, diventa in alcuni momenti essa stessa protagonista capace di raccontare e materializzare le storie che in scena si vivono. Il colore ambra domina la scena, rievocando paesaggi desertici, ma anche la luce particolare che colpisce il cimitero di Armo nei pomeriggi di sole».

Lo spettacolo è realizzato con la collaborazione di Vincenzo Mercurio, i costumi sono di Alessia Forotti, le luci di Antonella Bellocchio. 

Ricordiamo che SPAc (South Performing and ACting) è una rassegna ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti.

Biglietti

Intero € 10,00 

Under 30 / Over 65 € 7,00 

Scuole di teatro e danza € 5,00

Under 19 € 3,00

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
prenotazionicarro@gmail.com 
prevendite online su diyticket.it

 

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MigraMenti, venerdì 21 marzo alle 21:00 al Teatro Comunale di Badolato appuntamento con la danza contemporanea di OperaBianco in scena con “Trickster”

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È tempo di danza dalle parti di Badolato. Il prossimo appuntamento della stagione di SPAc (South Performing and ACting) – ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti -, è infatti con la danza contemporanea di OperaBianco e PinDoc che venerdì 21 marzo, con inizio alle ore 21:00, presenteranno la performance “Trickster”, ideato e diretto da Vincenzo Schino con coreografie di Marta Bichisao. Un danzatore, Luca Piomponi, solo in scena, si divincola tra citazioni cinematografiche e digitali, di natura e qualità diverse, con un focus su un’intera scena del film del 1921 “The Playhouse”, in cui Buster Keaton interpreta una scimmia che imita dei clichés del comportamento umano. La danza è costruita attraverso un collage di materiali plurali e multiformi, i cui attraversamenti imprevedibili dispongono il corpo in uno stato di costante domanda. La qualità fisica è nutrita dalla pittura sensuale e cinetica di Francis Bacon. Il ritratto che ne emerge in primo piano è un corpo abitato, animato dal dialogo continuo e serrato tra la propria specificità anatomica e gli inviti, quasi acrobatici, delle partiture.  Questo lavoro interpella il “trickster”, figura liminale tra il mondo degli uomini e quello degli dei. Nel presiedere i confini delle città, delle regole e della vita sociale, contemporaneamente ne confonde le distinzioni. Il trickster rovescia sensi e significati e nel distruggere crea, o meglio ricrea, in una posizione mai dominante, ma sempre laterale, duplice e dialogica.

«Guardando F. Bacon ho la sensazione che il corpo sfugga – spiega Schino nelle sue note -. Anche Buster Keaton sfugge mentre cade, sfugge perché cade. A cosa sfugge? Alla sua presenza. È inafferrabile. Non ha una forma perché appena si sistema in una, è sorpreso da un’emergenza che gli chiede di assumerne un’altra. Il corpo si scioglie, cola, è mosso, fugge allo sguardo, la sua cinetica non è contenibile in un’anatomia. È un corpo posseduto da forze. L’uso delle citazioni è funzionale all’attraversamento continuo di altre materie nella carne del danzatore. Arrivano pixel, scariche elettriche, immagini effimere del web, dell’archivio del cinema, della pellicola trasformata in digitale, e tutto questo diventa carne, peso, muscoli, acrobazia, respiro. Diventa la vita di un animale davanti a me che guardo. Questo corpo umano diventa esso stesso il montaggio». 

OperaBianco è un gruppo di ricerca artistica fondato da Marta Bichisao, danzatrice e coreografa e Vincenzo Schino, regista e artista visivo. Dal 2006 sceglie l’universo teatrale per esplorazioni multilinguistiche tra danza, performing art, arti visive e video. La poetica di OperaBianco si compone alla confluenza di personali declinazioni e sovrapposizioni tra questi linguaggi. La ricerca coreografica è segnata dall’attenzione all’origine somatica del movimento e fa uso di elementi estetici minimalisti. La cultura cinematografica e letteraria, assieme a uno sguardo trasversale sulle arti visive, interviene nel disegno registico con una rete di riferimenti e citazioni esplicite. In particolare, nella composizione della scena, la pluralità simultanea di azioni evoca i movimenti della cinepresa: un continuo passaggio tra la scala del primo piano e quella del campo lungo, tra il ritratto e il paesaggio. In spazi deputati e non, inventa una scena aperta per drammaturgie complesse: esperienze immersive che sfidano la forma consueta di fruizione offrendo al pubblico posture e punti di vista alternativi.  Nella storia artistica di OB è centrale la dialettica tra il comico e il tragico, riflessa nella figura del clown che si fa metafora del rapporto tra performer e scena, tra umano e universo.

Biglietti

Intero € 10,00 

Under 30 / Over 65 € 7,00 

Scuole di teatro e danza € 5,00

Under 19 € 3,00

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
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MigraMenti, sabato 8 marzo al Teatro Comunale di Badolato Muchas Gracias Teatro con “Lei Lear”, uno spettacolo a metà tra la comicità classica e la sperimentazione contemporanea

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Riparte con uno Shakespeare rivisitato la stagione di SPAc (South Performing and ACting), ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti.

Ad andare in scena sabato 8 marzo – alle ore 21:15 –, è infatti “Lei Lear”, spettacolo vincitore del Premio PimOFF per il teatro contemporaneo 2021, del Festival Inventaria 2021 e semifinalista di In-Box 2022, con menzione speciale, di e con Chiara Fenizi e Julieta Marocco che ne curano la regia insieme ad André Casaca. Prodotto da Scarti e Teatro C’Art, Lei Lear è il terzo lavoro della compagnia Muchas Gracias Teatro, fondata da Fenizi e Marocco nel 2018 a Firenze, dopo un lungo e eterogeneo percorso teatrale realizzato dalle artiste sul territorio europeo e sudamericano. Lei Lear è uno spettacolo singolarissimo che la direzione artistica di MigraMenti non ha voluto lasciarsi sfuggire: «Immaginiamo che due immarcescibili personaggi shakespeariani siano condotte, dalla mano di due creatrici contemporanee senza scrupoli, all’assurdo universo di Samuel Beckett – si legge nella presentazione dello spettacolo -. Che cosa potrebbe succedere? Che strana metamorfosi subirebbero i loro nitidi profili, i loro brillanti discorsi, le loro tragedie, il loro destino? Questo peculiare duo nobilesco di indole maligna, ha trasformato il suo moto decoroso in una impeccabile coreografia profana, e i suoi pomposi soliloqui in una specie di dialogo “unisonico” e mancato». «Forse hanno accettato che le risposte non siano mai arrivate? Hanno, chissà, portato al limite la massima dell’attuale società dell’immunizzazione, cancellando la presenza dell’Altro? Ma che domande difficili! E loro non sono interessate a rispondere, hanno altro da fare. Cosa? Cercano un assassino. Cospirano con il pubblico. Scappano da un temibile Padre e da antichi fantasmi. Insegnano a uccidere il nemico, a capire le strategie del loro enigmatico autore e fanno un bel balletto. Fanno ridere!». 

“Lei Lear” è uno spettacolo cacofonico, un volo ribelle e irriverente su alcuni elementi della narrativa di Re Lear, dal punto di vista delle sorelle malvagie, Goneril e Reagan, all’interno di una cornice beckettiana e clownesca. Un gioco scenico ibrido, contemporaneo, e qui, la loro tragedia, che sommata al tempo è sempre uguale a commedia, è proprio quella di ritrovarsi in un luogo estraneo e, chissà, senza futuro. Sembra serio, ma è solo un gioco. Tra la comicità classica e la sperimentazione contemporanea, Muchas Gracias crea e produce spettacoli che partono sempre da una ricerca sulle potenzialità creative, drammaturgiche e sovversive delle figure teatrali comiche, e sulla forza della comicità come mediatrice tra il performer e lo spettatore. Alle sue fondatrici, due donne premiate, simpatiche e un po’ esibizioniste che si dedicano al teatro dall’inizio del secolo, piacciono le frasi ad effetto e le domande trascendentali, come: “la risata è un’efficace termometro dei sintomi sociali”; “il palco, il crocevia ideale per l’esplorazione dei paradossi contemporanei”; “la platea, il perfetto ricettacolo di scoperte inaspettate e necessarie” e per concludere: “ma, che cosa stiamo facendo?!”.

Biglietti

Intero € 10,00 

Under 30 / Over 65 € 7,00 

Scuole di teatro e danza € 5,00

Under 19 € 3,00

 

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
prenotazionicarro@gmail.com 
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MigraMenti,  rinviato alla prossima stagione di SPAc “QAnon Revolution” di Evoé! Teatro. Il programma di riprende l’8 marzo con Muchas Gracias in “Lei Lear”

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È rinviato a data da destinarsi l’appuntamento in programma domenica 9 febbraio con “QAnon Revolution” della compagnia Evoé! Teatro di Rovereto (Tn), nell’ambito della programmazione SPAc (South Performing and ACting) al Teatro Comunale di Badolato (Cz). Lo spettacolo di Riccardo Tabilio per la regia di Silvio Peroni con Emanuele Cerra, Alice Conti e Salvatore Cutrì sarà con molta probabilità riprogrammato dopo l’estate, nella prossima rassegna. 

Ricordiamo anche che, come già annunciato, per quanto riguarda le residenze artistiche previste da “MigraMenti” – che avevano visto nei mesi scorsi gli esiti pubblici dei lavori svolti da Crack24, Daniela Vitale e Sutta Scupa -, la restituzione della danzatrice Maya Oliva, direttamente selezionata tra le decine di domande arrivate alla compagnia dal coreografo Virgilio Sieni e sostenuta dal suo Centro di Produzione, prevista per il 28 febbraio, è rinviata anche questa a data da destinarsi a causa di una indisposizione da parte della stessa coreografa e danzatrice

Si rammenta infine che la rassegna SPAc (South Performing and ACting) è ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti. La programmazione riprenderà l’8 marzo come sempre al Teatro Comunale di Badolato, alle ore 21:15, con “Lei Lear” di Muchas Gracias Teatro di e con Chiara Fenizi e Julieta Marroco che hanno curato la regia insieme ad André Casaca.

Info e prenotazioni
348.31.25.747  340.82.02.119 
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“MigraMenti”, ripartono gli appuntamenti SPAc al Teatro Comunale di Badolato. Sabato 11 e domenica 12 ad andare in scena è “Contr_Ora” prodotto da Compagnia Teatro del Carro

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Dopo la parentesi di chiusura per le festività di fine anno, dalle parti del Teatro Comunale di Badolato (Cz) è tutto pronto per la ripartenza della stagione di SPAc (South Performing and ACting). La programmazione aveva salutato infatti il 2024 con la compagnia Teatro Primo di Villa San Giovanni che aveva portato in scena sul palco del Teatro Comunale “Aramen & Stannum” di Domenico Loddo, diretto da Christian Maria Parisi e con protagonisti Silvana Luppino e Domenico Canale, e adesso è pronta con un doppio appuntamento sabato 11 gennaio alle ore 21:15 e domenica 12 gennaio alle ore 18:30.

La rassegna SPAc (South Performing and ACting), ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, riparte infatti con la ripresa di una produzione di Teatro del Carro dal titolo “Contr_Ora”, opera prima di Kollettivo Kontrora. Lo spettacolo, diretto da Francesco Aiello, scritto da Giovan Battista Picerno, con Francesco Aiello e Maria Canino, racconta proprio di “Controra” che nell’Italia del Sud e nel Mediterraneo, identifica le prime ore dopo mezzogiorno, considerate cariche di virtualità magiche da cui è bene tenersi a debita distanza, ma che qui è una donna rinchiusa in casa da un tempo indefinito, succube della propria vergogna, dimentica del proprio passato. L’unica compagnia di Controra è un’intelligenza artificiale chiamata Samsa che, oltre ad essere la sua connessione con il mondo, detta i tempi delle sue giornate. Il tentativo di raccogliere i cocci del suo io frammentato, condurrà Controra ad inaspettate rivelazioni sul proprio passato e a nuove consapevolezze sulla propria identità. A peggiorare la situazione di Controra, un uomo: da principio è solo un’interferenza proveniente dalla tv, man mano diventerà una presenza sempre più ingombrante e materica. In conseguenza a tale invasione nella mente di Controra prenderà corpo uno spettro, la rivoluzione. Rivoluzione in questo caso significherà tendere un assalto alle parti di sé cristallizzate e non aperte al cambiamento. Il disegno luci dello spettacolo è di Jacopo Andrea Caruso, la tecnica è affidata a Francesco Palmiero, e le musiche originali sono di Nafta Punk.

Il Kollettivo Kontrora è un collettivo di artisti che prende forma nel 2020 durante la pandemia, e nasce dall’esigenza di portare in scena i materiali che, fino a quel momento, erano circolati fra i membri del gruppo in forma scritta. Il collettivo si struttura attorno ad una prassi lavorativa non gerarchica o verticistica e conduce ricerche in un territorio semantico e politico comune a tutti i suoi membri, da questo fare nasce Contr_ora, finalista al premio Dante Cappelletti 2021 alle arti sceniche. Lo spettacolo sarà replicato il 17 gennaio alle 20:30 e il 18 gennaio con una matinée per le scuole al Teatro Vincenzo Valente di Corigliano-Rossano (Cs), nell’ambito di “Voci dal sottosuolo – rassegna di teatro in emersione Vol. V”, organizzata dallo stesso Kollettivo.

Per quanto riguarda le residenze artistiche previste da “MigraMenti” – che avevano visto nei mesi scorsi gli esiti pubblici dei lavori svolti da Crack24, Daniela Vitale e Sutta Scupa -, la restituzione della danzatrice Maya Oliva, direttamente selezionata tra le decine di domande arrivate alla compagnia dal coreografo Virgilio Sieni e sostenuta dal suo Centro di Produzione, prevista per il 28 di febbraio, è rinviata a data da destinarsi a causa di una indisposizione da parte della stessa coreografa e danzatrice.

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“MigraMenti”, nuovo appuntamento per SPAc al Teatro Comunale di Badolato. Sabato 21 alle ore 21:15  ad andare in scena sarà Teatro Primo con “Aramen & Stannum”

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Ultimo appuntamento dell’anno della nuova stagione di SPAc (South Performing and ACting) al Teatro Comunale di Badolato (Cz). Dopo Settimo Cielo e il loro “Racconti del terrore”, andato in scena nell’inedita ma suggestiva cornice di Palazzo Gallelli, e la compagnia L’Effimero Meraviglioso di “Wet Floor”, sabato 21 al Teatro Comunale sarà il turno della compagnia Teatro Primo di Villa San Giovanni che porterà in scena “Aramen & Stannum” di Domenico Loddo

Per la regia di Christian Maria Parisi e con protagonisti in scena Silvana Luppino e Domenico Canale, “Aramen & Stannum” racconta dei due simboli della nostra terra, i due guerrieri bronzei che tutto il mondo ci invidia, i Bronzi di Riace: gli interrogativi che loro e la loro rocambolesca scoperta si portano dietro si fondono come rame (Aramen) e stagno (Stannum) per forgiare i quadri scenici e i personaggi di questa pièce. Le due meravigliose statue rappresentano una metafora perfetta dell’emigrazione, la testimonianza di un viaggio nel quale l’umanità rigenera se stessa e la propria cultura. Aramen & Stannum è un viaggio semiserio di risalita attraverso miti, leggende e dialoghi ai confini della notte. Chi sono quei due corpi restituiti dal mare? Sono uomini? Eroi? Dei?

«Gli attori danno forma e vita alla scrittura composta in quadri scenici versatili – è scritto nelle note di regia – I cambi scena veloci e i cambi d’abito fronte pubblico sono parte della costruzione drammaturgica e fanno da camera di decompressione per gli attori stessi ed il pubblico. Si passa dal buio tagliente di una nottata di pioggia in cui avviene un ritrovamento di corpi in mare (sono le meravigliose statue bronzee o altri poveri cadaveri?) alla comicità di un coloratissimo e assurdo quiz sui Bronzi di Riace». 

«Nel terzo quadro un grottesco confronto tra due politici in giacche luccicanti, personaggi che rappresentano un condensato ibrido del lessico, dei tic linguistici e dell’assenza di etica utilizzato negli ultimi anni dalla politica – proseguono le note – fa da vera e propria chiave di volta drammaturgica. La penultima scena vede due divinità, un Apollo cantautore ed una scatenata Melpomene, discutono dei miseri mortali e si interrogano sull’identità dei Bronzi mentre la parte finale si concentra proprio sul concetto di identità e si tirano le fila di tutto questo intenso percorso. I migranti annegati, a differenza dei Bronzi restituiti dal fondo del mare e festeggiati, muoiono senza avere un nome, un’identità, e spesso senza nemmeno poter avere nemmeno dignità e sepoltura».

I costumi di “Aramen & Stannum” sono di Valentina Sofi, le luci di Guillermo Laurin Salazar, aiuto regia è Ruggero Britti. Nel corso della serata è previsto anche un brindisi di auguri di “Buone feste” in teatro. 

L’appuntamento di sabato 21 dicembre si inserisce nella rassegna SPAc (South Performing and ACting), ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti. La programmazione riprenderà, dopo la pausa delle festività, l’11 e 12 gennaio con la ripresa di “Contr_Ora”, un progetto del Kollettivo Kontrora prodotto dal Teatro del Carro. L’appuntamento è, rispettivamente alle ore 21:15 e alle 18:30, come sempre al Teatro Comunale di Badolato. 

Info e prenotazioni
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