Rassegna MigraMenti SPAc, sabato 16  L’Effimero Meraviglioso in “Due fratelli” di Fausto Paravidino

Archiviata l’ultima restituzione delle residenze ospitate dal Teatro Comunale di Badolato con “Vita di San Genesio” della compagnia napoletana Ctrl+Alt+Canc, la residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi, riprende la sua programmazione. Sabato 16 dicembre, ospite della stagione a cura della compagnia Teatro del Carro sarà L’Effimero Meraviglioso, compagnia sarda con sede a Sinnai, nata su input della regista abruzzese Maria Assunta Calvisi. Ad andare in scena, con inizio alle ore 21:15 sarà proprio una rappresentazione diretta da Calvisi, “Due fratelli”, su testo dell’enfant prodige della drammaturgia italiana, Fausto Paravidino, che scrisse la sua prima commedia a soli 19 anni.  Di tre anni più tardi è “Due fratelli”, che nel 1999 gli valse il Premio Riccione/Pier Vittorio Tondelli, e il Premio Ubu come migliore novità italiana nel 2001. 

Due fratelli, portato in scena dagli attori Noemi Medas, Federico Giaime Nonnis e Leonardo Tomasi, rappresenta il malessere di una generazione in un periodo molto complesso per la storia italiana e, anche se legato strettamente a quel contesto, a distanza di oltre venti anni si possono cogliere i segnali di disagio e disorientamento che persistono, se non addirittura ingigantiti, nella società che stiamo attraversando. È una tragedia claustrofobica che si consuma fra le quattro pareti di una cucina dove i protagonisti, Boris e Lev, insieme alla loro coinquilina Erika, convivono attraverso i piccoli riti della quotidianità che nascondono tensioni, provocazioni, fino ad arrivare a violenze verbali e non solo. La mancanza di obiettivi e di un perché che possa dar senso alle loro vite si nasconde sotto dialoghi scarni, serrati, a volte illogici e apparentemente privi di senso. E questo è il loro dramma: da che parte va la loro vita e che significato hanno i loro rapporti, si amano? Si odiano? Il finale dà compimento alla tragedia in fondo preannunciata e sospettata sin dall’inizio di questa storia di vite spezzate. 

Con Due fratelli la stagione di MigraMenti chiuderà il 2023, prendendo una pausa fino al 14 gennaio, quando ad andare in scena ci sarà il Nuovo teatro delle commedie Pilar Ternera di Livorno con “Provaci ancora”, liberamente ispirato a Romeo e Giulietta.

Ricordiamo che la rassegna di spettacoli al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

Info e prenotazioni
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Residenza MigraMenti, Vita di San Genesio di CTRL+ALT+CANC chiude il ciclo di residenze artistiche 2023

Residenza MigraMenti 2023 
CTRL+ALT+CANC – Sezione “Inedite”
Vita di San Genesio
01-15 dicembre 2023 | Teatro Comunale di Badolato

La compagnia napoletana CTR+ALT+CANC, composta da Raimonda Maraviglia (attrice e formatrice), Alessandro Paschitto (autore, regista, attore) e Francesco Roccasecca (attore), con l’aggiunta di Manuel Severino, attore a cui dicono di voler bene anche se non fa parte di CTRL (sic!), chiude in questi giorni il ciclo di Residenze MigraMenti al Teatro Comunale di Badolato!

Di 𝙑𝙞𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙎𝙖𝙣 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙨𝙞𝙤, già finalista al Bando Scaramouche 2023 e Semifinalista al premio Scenario 2023, scrivono:

“𝘚𝘢𝘯 𝘎𝘦𝘯𝘦𝘴𝘪𝘰 𝘦̀ 𝘪𝘭 𝘴𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘢𝘵𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪, 𝘥𝘦𝘪 𝘨𝘶𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘨𝘪𝘶𝘭𝘭𝘢𝘳𝘪. 𝘐𝘭 𝘴𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘢𝘵𝘳𝘰. 𝘍𝘶 𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘮𝘪𝘮𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘙𝘰𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘋𝘪𝘰𝘤𝘭𝘦𝘻𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘢𝘭 300 𝘥.𝘊. 𝘦, 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘳𝘦𝘤𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘥𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘴𝘢𝘤𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰, 𝘭𝘰 𝘧𝘦𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘦𝘳𝘵𝘪̀ 𝘢𝘭 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘦𝘴𝘪𝘮𝘰, 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘢 𝘶𝘯 𝘮𝘪𝘳𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘣𝘢𝘨𝘭𝘪𝘰. 𝘛𝘰𝘳𝘵𝘶𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘦 𝘶𝘤𝘤𝘪𝘴𝘰 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘵𝘰, 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘯𝘦 𝘮𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦. 

𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰. 𝘓𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘣𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢, 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰, 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘧𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘢. 𝘕𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢 𝘭𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘪, 𝘭𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰 𝘭𝘦𝘯𝘵𝘦. 𝘓𝘢 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘪𝘢 𝘥𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘭𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘢𝘴𝘴𝘰𝘥𝘢 𝘮𝘢𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢, 𝘪 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘪 𝘤𝘶𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘦 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰. 𝘎𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘨𝘰𝘳𝘪𝘵𝘮𝘪 𝘳𝘪𝘢𝘴𝘴𝘶𝘮𝘰𝘯𝘰 𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘱𝘪𝘢𝘯𝘰, 𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘪, 𝘪𝘯𝘵𝘳𝘢𝘴𝘱𝘢𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘯𝘰𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘭𝘪̀, 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪, 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘭𝘢𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘴𝘶𝘴𝘴𝘶𝘳𝘳𝘢𝘳𝘦: 𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘰 𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘰 𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘰. 𝘓𝘢𝘯𝘤𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘨𝘯𝘰𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢, 𝘪𝘭 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢, 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯 𝘳𝘢𝘮𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘭𝘪𝘷𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘣𝘦𝘤𝘤𝘰.”

Scopri di più sul progetto grazie alla presentazione della nostra Carmen Loiacono per Spettacoliamo.it

Tutte le foto della Residenza MigraMenti sono di Luna Loiero e Antonio Pittelli | FerMentis

Rassegna MigraMenti SPAc, venerdì 8 l’imperdibile appuntamento con Roberto Latini e il suo “Venere e Adone”

È sicuramente uno degli appuntamenti di punta della stagione 2023/2024 al Teatro Comunale di Badolato, imperdibile per gli amanti del teatro. Venerdì 8 dicembre, grande ospite della programmazione a cura della compagnia Teatro del Carro nell’ambito della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi, sarà Roberto Latini, autore, attore e regista tra i più acclamati in Italia, Premio Letterario Sipario 2011 con “Noosfera Lucignolo”, Premio Ubu 2014 come Miglior attore per il ruolo di Arlecchino ne “Il servitore di due padroni” diretto da Antonio Latella, Premio della Critica nel 2015 per “I giganti della montagna” e Premio Ubu 2017 come Migliore attore per “Cantico dei cantici”. 

Latini arriverà a Badolato dopo la prima regionale del 7 dicembre all’auditorium di Polistena, con “Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni” della compagnia Lombardi Tiezzi, di e con lo stesso Latini. Come suggerisce già il titolo, il lavoro si concentra sul mito narrato da Ovidio nelle “Metamorfosi”, ma fa riferimento anche a Shakespeare che scelse lo stesso argomento nel 1593 quando i teatri furono chiusi a Londra per la peste, e non solo. In realtà l’operazione di Latini procede per variazioni dello stesso tema, l’amore terrestre e quello divino e del racconto che di esso fa l’arte, partendo dal mito: «Adone muore nel bosco durante la caccia a un cinghiale e Venere stessa non può nulla oltre il presentimento che la consuma – spiega lo stesso drammaturgo -. Anche questo mito ci rivela che gli dei in tanti casi possono solo arrendersi al cambiamento; oppure lasciarsi sorprendere. Il corpo di Adone in terra svanisce nell’aria fresca del mattino e dal suo sangue in terra spunta un fiore bianco e rosso. Lo si potrebbe percepire come un “mito della primavera”, il mito della rinascita. Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio. Sconfitto. Eppure, cadendo, fa un volo infinito».

Ricordiamo che la programmazione della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

Info e prenotazioni
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Residenza MigraMenti 2023, My ever changing string di e con Ilenia Romano

Residenza MigraMenti 2023
ILENIA ROMANO – Sezione “Danza”
My ever changing string
16-30 ottobre 2023 | Teatro Comunale di Badolato

 
Dopo la prova aperta di 𝐝𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟗 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐝𝐨𝐥𝐚𝐭𝐨, si è concluso il periodo di ospitalità presso la Residenza MigraMenti per il progetto 𝙈𝙮 𝙚𝙫𝙚𝙧 𝙘𝙝𝙖𝙣𝙜𝙞𝙣𝙜 𝙨𝙩𝙧𝙞𝙣𝙜 di Ilenia Romano.
 
Dal confronto successivo con il pubblico sono emerse alcune considerazioni, stimolate da una domanda di Carmen Loiacono, osservatrice critica durante il lavoro in residenza: “𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘪 𝘦̀ 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘮𝘰𝘷𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘢?”
 
La risposta di Ilenia è riassumibile in due parole: rigore e gioco. “𝘔𝘺 𝘦𝘷𝘦𝘳 𝘤𝘩𝘢𝘯𝘨𝘪𝘯𝘨 𝘴𝘵𝘳𝘪𝘯𝘨 𝘦̀ 𝘶𝘯 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘯𝘢𝘯𝘻𝘢- 𝘥𝘪𝘴𝘴𝘰𝘯𝘢𝘯𝘻𝘢-𝘳𝘪𝘴𝘰𝘯𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘮𝘰𝘷𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢𝘭𝘦. 𝘐𝘭 𝘮𝘪𝘰 ‘𝘴𝘵𝘳𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰’ 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘶𝘯 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘰 𝘤𝘰𝘭 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘣𝘣𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘚𝘵𝘦𝘧𝘢𝘯𝘰 𝘚𝘤𝘰𝘥𝘢𝘯𝘪𝘣𝘣𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘝𝘰𝘺𝘢𝘨𝘦 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘯𝘦𝘷𝘦𝘳 𝘦𝘯𝘥𝘴. 𝘙𝘦𝘴𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘥𝘦𝘳𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘤𝘶𝘭𝘪𝘢𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘴𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘵𝘢̀ 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢-𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘱𝘳𝘦𝘵𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘦𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦, 𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘩𝘰 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘦𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘦𝘴𝘵𝘳𝘦𝘮𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘰𝘷𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰. 𝘎𝘪𝘰𝘤𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘶𝘳𝘢. 𝘈𝘯𝘵𝘪𝘤𝘪𝘱𝘰, 𝘳𝘪𝘵𝘢𝘳𝘥𝘰, 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘴𝘵𝘰, 𝘢𝘴𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘴𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰…”
 
Negli ultimi giorni di residenza Ilenia ha anche condotto due laboratori: uno con gli studenti dell’ITT Malafarina di Soverato, su invito dei professori Enzo Femia e Lucia Sica, e uno con i membri dell’associazione badolatese “Caporale”, che ringraziamo per l’entusiasmo con cui hanno accolto la proposta.
 
Da queste occasioni è nato un pensiero, che facciamo nostro: “𝘴𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘯𝘻𝘢𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘶𝘯 𝘱𝘰’ 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘦, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘴𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦.”
 

Clicca QUI per accedere al resoconto  a cura di Carmen Loiacono per Spettacoliamo.it e Ateatro.it

𝐂𝐑𝐄𝐃𝐈𝐓𝐈
concept e danza Ilenia Romano
musica Stefano Scodanibbio, “Voyage that never ends”
produzione PinDoc /Produzione e Promozione Danzacontemporanea
con il sostegno di Teatro del Carro/Residenza Artistica MigraMenti-Badolato, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Centro di Residenza della Toscana (ArmuniaCapoTrave / Kilowatt Festival)
Spettacolo selezionato per la Residenza MigraMenti grazie alla collaborazione del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
 

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Residenza MigraMenti, Athos Mion e Salvatore Alfano a Badolato con Perle ai porci

Residenza MigraMenti 2023 
ATHOS MION e SALVATORE ALFANO – Sezione “Sentieri”
Perle ai porci
16-30 novembre 2023 | Teatro Comunale di Badolato

Sono Athos Mion e Salvatore Alfano i nuovi ospiti della Residenza MigraMenti al Teatro Comunale di Badolato!
 
In 𝙋𝙚𝙧𝙡𝙚 𝙖𝙞 𝙥𝙤𝙧𝙘𝙞, già vincitore, nella prima fase di studio, del premio del pubblico e di una menzione speciale al Fantasio Festival di Trento, il regista e drammaturgo Mion si ispira a “La fattoria degli animali” di Orwell, o meglio, al suo finale:
 
𝘓𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘢𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘭𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰, 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘢𝘭 𝘮𝘢𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘢𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘭𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰, 𝘮𝘢 𝘨𝘪𝘢̀ 𝘦𝘳𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘪𝘯𝘨𝘶𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘳𝘢 𝘪 𝘥𝘶𝘦.
 
Il progetto si sviluppa infatti sulla crisi di identità dell’uomo e del maiale con cui si conclude l’opera orwelliana e “ricostruisce” la storia dell’umanità collegandola alla storia dell’addomesticazione del maiale.
 
Scopri di più sul progetto grazie alla presentazione della nostra Carmen Loiacono per Spettacoliamo.it

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Rassegna MigraMenti SPAc, sabato 18 il debutto al Teatro Comunale di Badolato de “Le verità di Medea” con Anna Maria De Luca, coprodotto da Compagnia Teatro del Carro-Pino Michienzi e Festival d’autunno

Una Medea come l’abbiamo mai vista. È quella che debutterà sul palco del Teatro Comunale di Badolato (Cz) sabato 18 novembre, alle ore 21.15, nell’ambito della stagione teatrale 2023/2024 a cura della compagnia Teatro del Carro nell’ambito della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi, la rassegna di spettacoli realizzata dalla Compagnia in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato. 

Dopo l’apertura del cartellone con Dario Natale e il suo “Vespro della Beata Vergine” di Antonio Tarantino, con la regia di Mauro Lamanna (Scenari Visibili, Lamezia Terme), adesso è il turno della  nuova produzione di Teatro del Carro, “Le verità di Medea”, riscrittura in chiave contemporanea del mito di Medea, con protagonista AnnaMaria De Luca, in scena insieme al musicista Remo De Vico, realizzata in coproduzione con Festival d’autunno, per la regia di Luca Michienzi

Quella che vedrà il pubblico di MigraMenti sarà una principessa della Colchide nuova, completamente rivista, confermandola come una tra le più affascinanti e sconvolgenti figure della mitologia classica.

La performance partirà proprio dalla Medea di Euripide, la versione più tradizionale del mito, per esplorarla attraverso altri autori di rilievo come Corrado Alvaro che la descrisse nella “Lunga notte di Medea” o anche Christa Wolf che se ne occupò in “Medea. Voci”, e Patrizia Filia insieme ad altri frammenti poetici. Medea è da sempre la donna tradita, profondamente innamorata di Giasone, che affianca in numerose sfide, ma che una volta abbandonata viene accusata di atroci vendette come il sacrificio del proprio padre, del proprio fratello e finanche dei figli avuti con lo stesso re, capo degli Argonauti. Ma andò realmente così? La disamina di Teatro del Carro, attraverso questo libero adattamento curato da Luca Michienzi e Anna Maria De Luca, vuole fondamentalmente sovvertire questa versione “patriarcale” del personaggio di Medea, la maga e straniera, e rivendicarne il ruolo determinante di artefice delle fortune di Giasone, nonché la propria condizione di donna libera, ingiustamente accusata di colpe non sue.

Puntualizzando come ogni atto subito o praticato è il frutto di una qualche menzogna o inganno, Medea si discolpa dei feroci crimini che le vengono ascritti da una cultura maschilista, fatta di logiche di potere e umane fondate sempre sull’alterazione della verità. 

Quanto c’è ancora di queste dinamiche nella società moderna? «In una cultura dove è strutturalmente in crisi il modello della famiglia e il ruolo della donna, considerata come subalterna al maschio e quindi sua proprietà, obbligata alla fedeltà fisica e ideale, destinata alla sola procreazione di prole – spiega il regista, Luca Michienzi -, il controllo della donna diventa sempre più difficile se non impossibile.  Oggi, maschi infarciti di rabbia e frustrazione arrivano a compiere atti “d’amore” criminale in modo pericoloso e distruttivo, mostrandoci esiti devastanti che il sistema di potere politico e culturale predominante non riesce a prevenire e gestire, essendo incapace di cedere il passo alla modernità della società contemporanea in continua evoluzione e cambiamento».

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Tutto pronto al Teatro Comunale di Badolato per la stagione teatrale 2023/2024. Ci saranno anche Anna Maria De Luca, Roberto Latini e Virgilio Sieni. Si comincia domenica 5 novembre con “Il Vespro della Beata Vergine” di Scenari Visibili

È tutto pronto dalle parti del Teatro Comunale di Badolato (Cz) per la nuova stagione teatrale 2023/2024 a cura della compagnia Teatro del Carro nell’ambito della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi. CLICCA QUI PER ESPLORARE IL CALENDARIO!

Dopo le restituzioni pubbliche delle residenze di Alessandro Businaro e Stefano Fortin con “Pay per view” (prodotto da Bus14), e, per la sezione Danza, di Ilenia Romano con “My ever changing string” (PinDoc) delle scorse settimane, la programmazione di MigraMenti entra nel vivo con il primo degli spettacoli in cartellone, domenica 5 novembre quando alle ore 18:30 andrà in scena Dario Natale con “Il Vespro della Beata Vergine” di Antonio Tarantino, con la regia di Mauro Lamanna (Scenari Visibili, Lamezia Terme (Cz)). Insieme a Stabat Mater, Passione secondo Giovanni e Lustrini, Il Vespro della Beata Vergine è parte della splendida raccolta “Quattro atti profani”, straordinaria tetralogia di ispirazione religiosa di Tarantino, tragica e grottesca narrazione di un mondo di antieroi commoventi e strazianti, come il padre interpretato da Natale nel Vespro.

migramenti ottobre maggio 2024 wallhere

La programmazione di MigraMenti proseguirà il 18 novembre quando andrà in scena una nuova produzione di Teatro del Carro, “Le verità di Medea” con protagonista AnnaMaria De Luca, in scena insieme al musicista Remo De Vico, realizzata in coproduzione con Festival d’autunno, per la regia di Luca Michienzi

Venerdì 8 dicembre ci sarà uno degli appuntamenti più attesi della stagione, quando salirà sul palco uno tra gli attori, drammaturghi e registi italiani più interessanti degli ultimi anni, Roberto Latini. Il più volte Premio Ubu e Maschere del Teatro Italiano porterà in scena il suo “Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni” (Lombardi-Tiezzi, Firenze). 

Sabato 16 dicembre ci sarà poi Effimero Meraviglioso di Cagliari in “Due fratelli” di Fausto Paravidino, premio Riccione Teatro, con la regia di Maria Assunta Calvisi.

Domenica 14 gennaio toccherà al Nuovo Teatro delle Commedie Pilar Ternera di Livorno in “Provaci ancora”, liberamente ispirato a Romeo e Giulietta; sabato 27 gennaio ci sarà la Piccola compagnia Palazzo Tavoli di Belmonte Calabro (Cs) che presenterà “Senza Pollicino – Primo studio” di e con Stefano Cuzzocrea.

Domenica 11 febbraio ad andare in scena sarà Virgilio Sieni insieme a Giuseppe Comuniello in “Danza cieca”, un duetto sulla tattilità con musica dal vivo di Spartaco Cortesi (Centro nazionale produzione danza Virgilio Sieni, Firenze). Ad arricchire la performance Danza Cieca ci sarà un laboratorio di 3 giorni, dal 9 all’11 febbraio, rivolto ad attori, danzatori e performer, dal titolo Le forme della tattilità, condotto da Virgilio Sieni e realizzato dal suo Centro Nazionale della Danza in collaborazione con Teatro del Carro e Fondazione Teatro Grande di Brescia.

Domenica 17 marzo, ci sarà Mare Alto Teatro di Padova in “Groppi d’amore nella scuraglia” con Silvio Barbiero per la regia di Marco Caldiron, mentre venerdì 29 e sabato 30 marzo, ci sarà la nuova produzione di Teatro del Carro con Virgilio Sieni “Sotto un grande velo di lino”. La stagione si chiuderà sabato 13 aprile con “Mal di Libia” dello IAC Centro arti integrate di Matera, spettacolo recital sulla vita professionale e personale della giornalista Nancy Porsia. 

Per quanto riguarda le ultime residenze ancora in programma, il 26  e il 29 novembre, ci sarà l’esito pubblico della residenza di Athos Mion e Salvatore Alfano, “Perle ai porci”. Mentre il 10, 11 e 12 dicembre, sarà il turno del gruppo Ctrl+Alt+Canc con il loro “Vita di San Genesio”. Le restituzioni pubbliche delle residenze cominciano tutte alle ore 18:30.

«La residenza MigraMenti al Teatro Comunale di Badolato vuole essere anche per questa stagione un punto di riferimento per tutto il territorio del Basso Jonio catanzarese e non solo – hanno affermato Luca Michienzi e AnnaMaria De Luca, direttori artistici della compagnia Teatro del Carro -. La scelta proposta infatti è a riprova della volontà di offrire una vetrina sulle nuove drammaturgie, ospitando compagnie provenienti da tutta Italia, da ben sei regioni differenti, e lo stesso vale per le residenze (due venete, una calabrese, una toscana e una ancora campana): sono tutti appuntamenti di sicuro richiamo per gli amanti del teatro. Ci saranno anche le nuove produzioni della compagnia Teatro del Carro, “Le verità di Medea” e “Sotto un grande velo di lino”, quest’ultima realizzata insieme a Virgilio Sieni che conferma anche per quest’anno la sua collaborazione con MigraMenti». 

La rassegna di spettacoli al Teatro Comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

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Residenza MigraMenti 2023, Pay-per-view di Alessandro Businaro e Stefano Fortin

Residenza MigraMenti 2023
ALESSANDRO BUSINARO e STEFANO FORTIN – Sezione “Under 35 / Emergenti”
Pay-per-view
12-26 settembre 2023 | Teatro Comunale di Badolato

Con la prova aperta di 𝐝𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟒 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐝𝐨𝐥𝐚𝐭𝐨, è giunto al termine il periodo di residenza per il progetto 𝙋𝙖𝙮-𝙥𝙚𝙧-𝙫𝙞𝙚𝙬 di Alessandro Businaro, Stefano Fortin, Chiara Businaro, Lorenzo Frediani.
Questa prima fase dell’indagine sul tema del privilegio e della privazione si è conclusa con un gioco basato su regole spietate, che ha portato i numerosi spettatori e le numerose spettatrici presenti a competere, divisi in due squadre. In palio c’era la vita del personaggio da loro interpretato.
Non resta che riporsi la domanda: 𝘓𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘴𝘢𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰, 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘥𝘪, 𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘤𝘪𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰. 𝘔𝘢 𝘦̀ 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪̀?
 

Clicca QUI per accedere al resoconto  a cura di Mimma Gallina per Spettacoliamo.it e Ateatro.it

Tutte le foto della Residenza MigraMenti sono di Luna Loiero e Antonio Pittelli | FerMentis

Residenza MigraMenti, ora tocca alla danza con Ilenia Romano

Residenza MigraMenti 2023 
ILENIA ROMANO – Sezione “Danza”
My ever changing string
16-30 ottobre 2023 | Teatro Comunale di Badolato

È Ilenia Romano la nuova ospite della Residenza MigraMenti2023  al Teatro Comunale di Badolato!

Con il progetto 𝙈𝙮 𝙚𝙫𝙚𝙧 𝙘𝙝𝙖𝙣𝙜𝙞𝙣𝙜 𝙨𝙩𝙧𝙞𝙣𝙜, prodotto da PinDoc /Produzione e Promozione Danzacontemporanea, sta indagando il rapporto in assonanza-dissonanza-risonanza tra movimento e partitura musicale, a partire da “Voyage that never ends”, un’opera di culto della musica contemporanea internazionale, composta da Stefano Scodanibbio.

Scopri di più sul progetto grazie alla presentazione della nostra Carmen Loiacono, che sarà anche l’osservatrice critica di questa terza residenza!

Tutte le foto della Residenza MigraMenti sono di Luna Loiero e Antonio Pittelli | FerMentis

Residenza MigraMenti 2023, Itinerario della mente verso Thomas Bernhard con Elvira Scorza

𝐑𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐌𝐢𝐠𝐫𝐚𝐌𝐞𝐧𝐭𝐢 𝟐𝟎𝟐𝟑
𝐄𝐋𝐕𝐈𝐑𝐀 𝐒𝐂𝐎𝐑𝐙𝐀 – 𝐒𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 “𝐒𝐞𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐢”
𝐈𝐭𝐢𝐧𝐞𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐓𝐡𝐨𝐦𝐚𝐬 𝐁𝐞𝐫𝐧𝐡𝐚𝐫𝐝
𝟐𝟔 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 – 𝟎𝟗 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑 | 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐝𝐨𝐥𝐚𝐭𝐨

Dal 26 giugno al 09 luglio 2023, Elvira Scorza si è immersa nello studio su 𝙄𝙩𝙞𝙣𝙚𝙧𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙏𝙝𝙤𝙢𝙖𝙨 𝘽𝙚𝙧𝙣𝙝𝙖𝙧𝙙 di Martino Ciano.

Ha lavorato in solitudine, indagando quest’ultima come condizione non solo di partenza ma anche di lungodegenza del personaggio. Come dichiarato da lei stessa “lavorare in solitudine non vuol dire privarsi di stimoli altri”. Fabrizio Massara affianca infatti la sua ricerca vocale e fisica con un lavoro di drammaturgia sonora, mentre l’immaginario scenico si nutre delle pitture di autori del novecento – come Francis Bacon – che della follia e dell’inadeguatezza narrano nelle loro opere.

Clicca QUI per accedere al resoconto  a cura della redazione di Spettacoliamo.it per Ateatro.it

Tutte le foto della Residenza MigraMenti sono di Luna Loiero e Antonio Pittelli | FerMentis